"Riteniamo che tutto sia riconducibile a un problema locale, un omicidio strettamente collegato alla località”. Così, stamane, il comandante provinciale di Chieti dei Carabinieri, il colonnello Florimondo Forleo.
Pare avere le ore contate, dunque, e sarebbe di Monteodorisio, il presunto assassino di Antonio Lizzi, il 69 enne soffocato e ucciso, la settimana scorsa, nella sua casa alle porte di Monteodorisio.
Ecco l’importante anticipazione raccolta dal collega Stanislao Liberatore di Radio Delta 1: “La sera stessa (domenica, ndc) il procuratore della Repubblica di Vasto è arrivato sul posto e ha dato subito chiare indicazioni sulle piste da seguire. Considerate che stiamo coprendo tutto il range di ipotesi, dalla rapina, alla rapina simulata ai litigi con i vicini, a eventuali problemi familiari e quindi, man mano che stiamo proseguendo negli accertamenti, anche in funzione dell’esito dell’esame autoptico, abbiamo iniziato a escludere alcune di queste possibilità. Quindi – ha aggiunto il colonnello Forleo - sotto la diretta guida del procuratore Giampiero Di Florio, ora stiamo indirizzando la nostra attenzione e i nostri sforzi su alcune piste ben delineate che, sono convinto, alla fine porteranno dei risultati.
Noi – ha concluso l’ufficiale – riteniamo che tutto sia riconducibile a un problema locale e, quindi, assolutamente non abbiamo indicazioni differenti se non quelle di un omicidio strettamente collegato alla località”.
Oggi alle 15, nella chiesa di San Giovanni Battista a Monteodorisio, si terranno i funerali di Antonio Lizzi.