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Sistemi informatici e appalti, Finanza in Comune dopo l'esposto

Fiamme gialle a palazzo di città a seguito della segnalazione del Movimento 5 Stelle

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Contratti, delibere, determine dirigenziali e ogni altro documento utile alle indagini. Sono le carte acquisite dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’inchiesta sui sistemi informatici avviata dalla Procura in seguito all’esposto del Movimento 5 Stelle.

Anche se in borghese i finanzieri, che per due giorni hanno fatto la spola tra i vari uffici di piazza Barbacani, non sono passati inosservati. Sotto la lente di ingrandimento della magistratura è finita non solo la procedura per l’affidamento diretto alla società Studio K srl, nonostante fosse pienamente efficace un altro contratto con la società Dedagroup spa, il frazionamento dell’appalto in due tranche, la prima da 39.600 euro e la seconda da 80mila euro, ma anche alcune pratiche edilizie riguardanti il cambio di destinazione d’uso di un immobile da magazzino a scuola dell’infanzia.

Il sindaco Francesco Menna, abituato ormai alle continue visite della Finanza, la prende con filosofia

Credo di aver totalizzato fino ad oggi una quarantina di denunce”, commenta il primo cittadino, “c’è una parte politica che pensa di mettermi in difficoltà con il continuo ricorso alla magistratura e alla carta bollata. Per quanto mi riguarda sono tranquillo e ripongo estrema fiducia nella magistratura”.

La questione relativa ai servizi informatici, oggetto anche di un esposto all’Anac, tiene banco da mesi negli ambienti politici cittadini.

Diverse le interrogazioni presentate dai consiglieri di minoranza.

L’amministrazione, dal canto suo, ha già avuto modo di chiarire, sia in consiglio comunale, sia attraverso i propri dirigenti, che la sostituzione del software e l’affidamento del servizio allo Studio K ha comportato un risparmio di spesa di 100mila euro rispetto alla gestione con il precedente sistema informatico.

Se si tratta effettivamente di una indagine sui servizi informatici chiediamo venga fatta chiarezza quanto prima”, incalza Vincenzo Suriani, capogruppo di Fratelli d’Italia-An, “molti consiglieri di opposizione all’epoca sollevarono dubbi anche in Consiglio, ma dalla amministrazione non sono giunte risposte. Noi ci auguriamo che sia tutto in regola e che le scelte siano effettivamente state fatte nell’interesse dell’ente. Nel frattempo continueremo a vigilare su questo e qualsiasi altro aspetto dell’attività amministrativa che non ci convincerà”.

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