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AMPLIAMENTO FOX PETROLI, IL DIBATTITO E' SEMPRE VIVACE

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Da Alessandro Gentile e Massimiliano Del Viscio riceviamo e pubblichiamo questo intervento inerente il possibile ampliamento dell'insediamento Fox Petroli nell'area industriale di Punta Penna: ''Da alcuni giorni si è acceso il dibattito sull'ampliamento delle strutture della Fox Petroli a Punta Penna che pare sia stata approvata. Una discussione che secondo noi va inserita in un contesto più amplio che riguarda la decisione, da parte dell'Amministrazione, del futuro di tutta l'area. Se infatti si decide, come pare vogliano la maggior parte dei vastesi, di fare di Punta Penna un'appendice della Riserva Naturale di Punta Aderci, non si capisce che senso abbia l'ampliazione di una industria chimica e petrolchimica presente nell'inventario nazionale del 1999 che elenca gli stabilimenti suscettibili di causare incidenti rilevanti all'ambiente, com'è la Fox Petroli. Su un quotidiano leggiamo, inoltre, che il progetto proposto dall'azienda pesarese ''prevede la realizzazione di un impianto di raffinazione della glicerina, l'ampliamento della capacità di stoccaggio delle materie prime e l' aumento della capacità di stoccaggio alcool metilico. [....], A seguito dell'intervento proposto si prevede un incremento dello stoccaggio di sostanze pericolose pari al 3,69%''. Sempre dalla stessa fonte, apprendiamo che la Fox Petroli ''dispone di un sistema di gestione della sicurezza dal 2000, comprensivo di piano di emergenza e di valutazione dei rischi di incidenti rilevanti. [...] Nel caso di rilascio di gasolio in mare è stato stimato un tempo di intervento di bonifica «inferiore ai due anni dall'inizio dell'intervento». Pertanto, il danno che ne deriva può essere definito significativo ma non grave''. Importante è anche ciò che si legge sulla qualità delle acque: ''Nella zona di Punta Penna, in prossimità del porto, si sottolinea che «l'area è non idonea alla balneazione per motivi diversi dall'inquinamento, ed in prossimità della foce del torrente Lebba l'area è non idonea alla balneazione permanentemente per l'inquinamento». Non cambierà niente''. ''Non cambierà nulla''. ''Non cambierà nulla''. Questa la frase più di sconcertante. Queste parole rimbombano nella nostra testa... Come dire, lí è già inquinato, tanto vale continuare a farlo. Ci viene il dubbio che la Fox Petroli non ha nessun interesse a diminuire l'impatto ambientale delle sue attività e che l'unico suo interesse sia quello di conseguire dei alti profitti. È un dubbio. In un periodo in cui l'energia pulita è un tema d'interesse internazionale, l'unica possibilità per fermare ciò che si conosce come Global Warming, il riscaldamento globale, in una nazione come l'Italia, che ha bisogno di industrie hitech, in una regione come quella abruzzese, con più del 30 per cento del territorio protetto, permettere l'ampliamento di uno stabilimento industriale nei pressi di una riserva naturale e di un centro Sic è pura follia! Se vogliamo sfruttare turisticamente quella zona, la delocalizzazione delle industrie è l'unica via perseguibile e in quest'ottica anche l'ampliamento del porto perde ogni senso. Il futuro industriale di Vasto, infatti, non può essere nella vicinanza di siti d'interesse ambientale e storico, ma lungo la Val Sinello, come ben descritto nel progetto presentato qualche giorno fa dall'Arci di Vasto, Non ci sembra che in una città a vocazione turistica come Vasto, trovino posto progetti industriali che rischiano di contaminare il mare e le spiagge, unica vera fonte di ricchezza per il territorio. Pensiamo nella possibilità di un disastro ambientale: due anni di bonifica sembrano troppi. Bonifica che comunque non potrà pulire totalmente la zona. Non si può proporre l'ampliazione della zona industriale di Punta Penna e poi presentare come un successo la recente approvazione del piano di assetto naturalistico e addirittura pensare ad un futuro Parco Nazionale per la Costa Teatina-Frentana. Ci sembra quantomeno contradditorio. Sono ben altre le iniziative e i progetti di cui i vastesi hanno bisogno e che Vasto merita''.
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