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Patente B richiesta al concorso per diversamente abili, il difensore civico regionale archivia la pratica

La nota da palazzo di città

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“Si conclude una vicenda spiacevole, che ha fatto il male della nostra comunità, e si ristabilisce una dimensione di verità: nessuna volontà discriminatoria era alla base di quel bando”.

Sono le dichiarazioni del sindaco di Vasto Francesco Menna e dell’assessore alle Politiche Sociali, dei Diritti e delle Risorse Umane Lina Marchesani, a commento delle decisioni del difensore civico regionale che ha archiviato l’esposto presentato dal consigliere comunale di minoranza Vincenzo Suriani. Esposto relativo agli avvisi pubblici di selezione del Comune di Vasto, pubblicati il 15 maggio scorso, per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di due unità di personale di categorie B e B3, profilo professionale, rispettivamente, di esecutore amministrativo e addetto alla registrazione dati-collaboratore amministrativo.

Il bando, riservato alle categorie protette di cui all’art. 1 della legge n. 68/99, era salito alla ribalta della cronaca in seguito alle polemiche sollevate da alcuni consiglieri comunali di opposizione che erano arrivati anche a denunciare “intenti discriminatori” dietro il requisito richiesto della patente B per poter concorrere all’avviso pubblico. 

Nel motivare l’archiviazione, il difensore civico regionale Fabrizio Di Carlo ha affermato che relativamente alla richiesta del requisito della patente di guida “non è dato rinvenire l’esistenza di alcuna specifica norma al riguardo” e che “il responsabile del servizio – dirigente del personale poteva adeguare ovvero integrare i requisiti generali e speciali per l’ammissione ai concorsi per particolari qualifiche funzionali e profili professionali”.

“Avevamo in più occasioni ribadito – ha ribadito l’assessore Marchesani –  che il bando era in linea con l’ordinamento normativo vigente, non confliggeva con nessuna legge e che il requisito della patente di guida era presente in bandi prodotti in altri comuni”.

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