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Richiesta dell'Emodinamica da realizzare all'ospedale 'San Pio', tutto tace

Nessuna novità nel percorso avviato per la dotazione del fondamentale servizio al presidio vastese. Il comitato rilancia

redazione
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Nessuna novità sul fronte Emodinamica.

La richiesta della realizzazione dell'importante servizio all'ospedale 'San Pio da Pietrelcina' di Vasto resta in piedi ma, al momento, non si registrano passi concreti nel percorso avviato.

Ecco, allora, nuove sollecitazioni da parte del Comitato formatosi nei mesi scorsi per dare maggiore sostegno e robustezza al progetto 'Emodinamica a Vasto'. 

Qual è lo stato dell’arte, e in particolare, c’è una delibera in cui si definiscono percorso e cronoprogramma, si assegnano le risorse al San Pio di Vasto e si stabiliscono modalità di reperimento e organizzazione del personale?”. Questo è quanto chiede il Comitato della petizione sull’Emodinamica al direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Pasquale Flacco.

Nel comunicato diramato si legge quanto segue. “Sono passati due mesi dall’incontro in direzione generale della Asl a Chieti a cui abbiamo partecipato con Ugo AloèPeppino Gattafoni, in rappresentanza del gruppo che ha promosso la raccolta di firme per chiedere l’intervento del Ministero della Salute sulla Regione Abruzzo perché rispetti il principio di equità nella organizzazione della rete cuore nel territorio del Vastese e in particolare doti l’Ospedale di Vasto di un servizio di Emodinamica. Erano presenti per l’azienda Flacco, OrsattiMariotti e D’Amico. Da quell’incontro siamo usciti con questa rassicurazione da parte del dr Flacco 'L’emodinamica a Vasto è possibile, i tempi della realizzazione strutturale da qui a Natale':

“Le altre informazioni avute – continua l'on. Maria Amato - l’angiografo, un Toshiba, si trova in deposito alla ditta (gli 8/10 annunciati dall’assessore Paolucci a maggio 2016) l’impegno di spesa già approvato per iniziativa dell’azienda. Gli spazi, idonei e facilmente accessibili, sono stati individuati nel gruppo operatorio dell’Ospedale San Pio anche se, ci è stato detto nel corso dell’incontro, era da verificare la schermatura anti-x delle pareti della sala, era già stato visionato il progetto di ristrutturazione; restava da definire chi materialmente dovesse fare i lavori; i costi verosimili: l’angiografo 270.000 euro, 200.000 circa il resto delle apparecchiature necessarie, circa 50.000 euro i lavori”.

“Fatta questa premessa chiediamo: qual è lo stato dell’arte, e in particolare, c’è una delibera in cui si definiscono percorso e cronoprogramma, si assegnano le risorse al San Pio di Vasto e si stabiliscono modalità di reperimento e organizzazione del personale? 

Consapevoli di ripeterci: a questo territorio non serve solo un angiografo, noi vogliamo il servizio di emodinamica h24. Abbiamo scelto la modalità di comunicazione pubblica per la domanda e chiediamo che pubblica sia la risposta, perché deve arrivare alle 15.000 persone che con la loro firma hanno chiesto di vedere riconosciuto un diritto, quello di avere salva oltre che la vita, il cuore”.

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