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SOSPETTI E VELENI SUL ''VASTO FILM FESTIVAL'', ''POLIS'' RINCARA LA DOSE

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Piovono ancora veleni sulla dodicesima edizione del Vasto Film Festival e, ancora una volta, a scatenarli è il laboratorio politico-culturale, nonché foglio e sito d'informazione, ''Polis'' che, attraverso il suo direttore Davide D'Alessandro, ieri ha tirato fuori la delibera di Giunta n° 379 del 10/8/2007, con la quale l'esecutivo vastese, assente il sindaco Luciano Lapenna, ha deliberato di affidare la gestione della kermesse cinematografica, viste le proposte pervenute, alla Erre Cinema. La proposta della società di Remigio Truocchio è stata ritenuta più idonea rispetto a quella presentata da un dipendente comunale. ''Avete capito bene? - tuona D'Alessandro - L'Amministrazione comunale che, stando al Regolamento, per incarichi superiori a 20.000 euro deve aprire almeno a 5 ditte, si limita a usare come metro di comparazione, rispetto alla proposta Truocchio, quella di un suo dipendente comunale, senza dire, oltretutto, perché questa è stata ritenuta meno idonea. Inoltre, la Giunta ha operato due variazioni di bilancio, ancor prima di optare per la proposta Erre Cinema. Non è più ortodosso variare il bilancio dopo la decisione, sapendo esattamente di quanto variarla? O si sapeva tutto già prima? Questo dubbio sarebbe illegittimo qualora la due proposte pervenute fossero state di eguale importo, ma questo appare piuttosto improbabile''. Il direttore di ''Polis'' prosegue dicendo che ''la Giunta è organo politico, che ha compiti di indirizzo, di governo, mai gestionali'' e che, pertanto, la gestione del festival avrebbe dovuto essere di stretta competenza del dirigente e/o del titolare di settore, cui viene assegnato il Peg (Piano esecutivo di gestione), ''nell'ambito del quale il dirigente stesso deve gestire, quindi assegnare, quindi predisporre tutti gli atti che danno esecutività all'atto di indirizzo della Giunta municipale. Per farla breve, la proposta è stata scelta dalla Giunta, non dal dirigente. L'incarico è stato dato dalla Giunta, non dal dirigente - afferma D'Alessandro, precisando che Polis indaga e fornisce notizie - ma poi tocca alla magistratura intervenire'' e conclude dicendo: ''Il sindaco parla di trasparenza, ma qui non la vediamo. L'ultima delibera sul sito del Comune risale al 16 giugno, ben tre mesi fa. Tutto il materiale riguardante il festival non l'ho affatto trovato on-line, compreso il bando andato deserto. E' grave, gravissimo''. Il direttore di ''Polis'', che sottolinea di voler andare fino in fondo nella vicenda festival, per fare piena luce sulla manifestazione rivolge, infine, tre domande agli sponsor della stessa: ''Chi vi ha chiesto la sponsorizzazione? Chi ve l'ha fatturata? Quanto l'avete pagata?''.
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