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Risucchiato dalle onde nel tentativo di salvare l'amica, il racconto del bagnino

Prima tragedia del mare della stagione 2017 lungo le spiagge abruzzesi. Ha perso la vita un giovane del Beneventano

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"Ho preso la ragazza per i capelli e poi sono riuscito a portarla a riva; di questo sono contento, ma sto male se solo penso al giovane che, invece, non ce l’ha fatta, risucchiato dalle onde".

Parla Francesco Mannarino, 20 anni, sansalvese, il bagnino del gruppo di Protezione Civile Valtrigno di San Salvo che ieri ha salvato dall’annegamento una ragazza di 28 anni. Di origine romena, la donna è stata ricoverata in ospedale al San Pio di Vasto, dove, per fortuna, si va riprendendo. Piange, però, perché l’ha saputo: Giuseppe Fusco, 34 anni, nato a Benevento e residente a Pontelandolfo, che faceva il bagno con lei e la sorella, è morto da eroe nel tentativo di salvarla.

La tragedia del mare, la prima della stagione balneare 2017 nel Chietino, è avvenuta ieri all’ora di pranzo. Erano in spiaggia dalle parti dell’Hotel Milano i tre giovani, felici di passare assieme qualche ora al mare assieme a una comitiva. Giornata non ideale per fare il bagno, con mare mosso e forte corrente. E’ Mannarino stesso, al secondo anno di Scienze Motorie all’Università d’Annunzio a Chieti, a raccontare quei drammatici minuti: "Ero sulla torretta, una delle 13 dove ci alterniamo in 28 – spiega – quando ho visto quei giovani troppo distanti dalla riva. Quasi non se ne accorgevano, ma la corrente li stava spingendo sulla scogliera. Ho fischiato più volte invitandoli a tornare indietro e, quando ho capito che erano in difficoltà, mi sono tuffato. No – sottolinea – senza il pattino, che con vento e mare mosso può essere ancora più rischioso".

Riprende fiato, Francesco, mentre il coordinatore dei baywatchers Valtrigno, Gabriele Napolitano, fa notare che dalla torretta la scogliera frangiflutti dista 75 metri: "Una delle ragazze ce l’ha fatta da sola – riprende Mannarino - l’altra, invece, annaspava, sorretta coraggiosamente dall’uomo. Dai, dai che ce la fai, le gridavo, non mi tenere troppo forte, però, se no andiamo giù tutt’e due. Mentre la trascinavo a riva, mi son girato e non ho più visto quel giovane. Sono poi salito sulla scogliera e ho pensato: ora mi rituffo, ma Giuseppe era già sparito, ingoiato dal mare".

A trovare il corpo senza vita di Giuseppe Fusco è stato poi un sub della Guardia Costiera della sezione aeronavale di Pescara: il recupero, non facile, è avvenuto col verricello di un elicottero non lontano dal porto turistico del Marina Sveva. Inutili i tentativi di rianimazione del 118, sul posto con l’eliambulanza. Sul luogo della tragedia, con i Carabinieri di Montenero di Bisaccia e di San Salvo, assieme alla Polizia Locale, i militari del Circomare di Vasto: "E’ quello uno dei punti più insidiosi – dice il comandante, Cosimo Rotolo -. Prudenza, prudenza, prudenza".

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