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'Salva trivelle', norma interpretativa stralciata: a Vasto fondi per 2,4 milioni di euro

'Marcia indietro' del Governo Gentiloni: le compagnia petrolifere dovranno versare ai Comuni gli arretrati di Ici, Imu e Tasi

redazione
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Esprime soddisfazione Francesco Menna, sindaco di Vasto, nel commentare la marcia indietro compiuta dal Governo Gentiloni che, nella stesura definitiva della manovra correttiva, ha stralciato la norma interpretativa, cosiddetta “salva-trivelle”, che avrebbe cancellato ex post l’arretrato di Ici, Imu e Tasi dovuto dalle piattaforme estrattive a mare ai rispettivi Comuni di competenza.

Non appena si è conosciuta la prima bozza del Decreto 50/2017, il primo cittadino, in una lettera inviata al premier, ai ministri Padoan e Calenda, al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Boschi ed ai presidenti Anci regionale e nazionale, Lapenna e Decaro, ha rappresentato la contrarietà alla norma inizialmente prevista che, soprattutto, contraddiceva la parola della Cassazione che, in due successive sentenze (3618 e 19510 del 2016), aveva dato ragione ai Comuni costieri, stabilendo per i gestori delle trivelle il pagamento delle tasse immobiliari arretrate.

“Al nostro Comune – sottolinea Menna – sarebbe venuta a mancare una cifra pari a circa 2,4 milioni di euro: un vero danno per le già ridotte risorse finanziarie di cui tutti gli Enti comunali dispongono. Sono davvero felice di questo risultato non scontato - conclude - che premia un importante lavoro di squadra condotto con molti colleghi sindaci e grazie al prezioso contributo dell’Anci”.

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