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“Mangio le stesse cose che mangiavo 100 anni fa”

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Maria Nicola Pollutri è nata a San Salvo il 21 dicembre 1914. Alcuni giorni fa, ha spento le sue belle 102 candele. Ha ancora la pelle e il vigore di una settantenne abbastanza energica. Se le chiedi qual è il segreto della sua longevità ti risponde “Non lo so. L’unica cosa di particolare che faccio è mangiare le stesse cose che mangiavo quando avevo due anni: carne una massimo due volte a settimana, niente di confezionato, tanta verdura, pane, riso e legumi. Una volta a settimana impasto la pasta con 500 grammi di farina, 2 uova, un po’ d’acqua e un pizzico di sale. La divido in tre porzioni e ne mangio una ogni due giorni. E anche la verdura la cucino per diverse porzioni, la congelo e la mangio a pranzo e cena. Se ho fame fuori orario mi mangio un po’ di frutta”.

Solo da un annetto ha aggiunto nella sua alimentazione il latte, su indicazione del figlio Gino. “Ma è possibile che in cento anni non hai mai voluto il latte?” Prima la sua colazione era pane e olio o pane bagnato nell’acqua con olio e zucchero.

Anche se abita in pieno centro dietro casa ha un piccolo orticello che fino all’anno scorso ancora coltivava.

La durezza della vita l’ha portata ad essere una donna molto battagliera. Ha perso la mamma quando ancora compiva due anni, primo dicembre del 1916. Nel giorno del suo compleanno dello stesso anno, il papà è dovuto partire per la prima guerra mondiale ed è tornato il giorno dell’Immacolata Concezione del 1918. Il suo papà non potendo contare sull’appoggio di nessun altro per la gestione dei suoi 5 figli, dopo la guerra è convolato a seconde nozze, da cui sono nati altri sette figli.

otto anni andava a pascere il bestiame e a zappare la terra per coltivare peperoni. Dell’infanzia ricorda il cantastorie che percorreva le strade di San Salvo per raccontare ciò che era successo nel passato quasi in versione di favole. Nel 1934 Maria Nicola si è sposata con Domenico Ialacci, un suo vicino di casa. All’epoca si usava che la famiglia dello sposo comprava l’abito della sposa. Appena sposati vivevano coltivando la terra degli altri e convivevano con i genitori dello sposo. All’epoca si doveva dare metà del raccolto al proprietario e un quarto ai suoceri. Nel 1938 è nato il primo figlio e nel 1941 ha il secondo che purtroppo è morto a soli 18 mesi senza conoscere il papà che era partito per la guerra. In seguito sono nati altri due figli.

Appena è finita la guerra Maria Nicola si è chiusa in camera con il marito e gli ha intimato che era giunta l’ora di dover andare a vivere per conto loro. E così col tempo sono riusciti a comprarsi un terreno e a costruire una delle prime case di via Duca degli Abruzzi.

Domenico è stato uno dei soci fondatori delle due cantine sociali di San Salvo.

Il 21 giugno del 2006 Maria Nicola è rimasta vedova. L’anno scorso sono venuti a mancare anche due figli.

Oggi Maria Nicola vive circondata dall’affetto dei suoi nipoti, parenti e amici. Gino vive in Francia e quando torna per le vacanze estive ordina la torta di compleanno per la mamma. Anche quest’anno  il 21 dicembre si è vista arrivare a casa il pasticcere e ha festeggiato in letizia i suoi 102 anni.

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