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Di Lello alla Corte: "Amore per mia moglie e follia per quanto è successo. Sono pentito per ciò che ho fatto"

La dichiarazione spontanea del 33enne. L'accusa ha chiesto l'ergastolo per l'omicidio del 1° febbraio in viale Perth

redazione
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Fabio Di Lello ha reso una dichiarazione spontanea alla Corte d'Assise di Lanciano, nell'ambito della terza udienza del processo per l'omicidio di Italo D'Elisa del 1° febbraio in viale Perth: "Amore per mia moglie e follia per quanto è successo in quel momento per il grande dolore che avevo in quel periodo. Sono pentito e dispiaciuto per quanto ho fatto".

Secondo gli avvocati Giovanni Cerella e Pierpaolo Andreoni, i difensori del panettiere 33enne, per il quale stamane l'accusa - rappresentata dal procuratore capo di Vasto Giampiero Di Florio e dal sostituto Gabriella De Lucia - ha chiesto l'ergastolo, "Di Lello ha parlato per far capire alla Corte cosa provava in quel momento: non c'è stata nessuna premeditazione".

La prossima udienza al Tribunale di Lanciano è prevista per venerdì 24 marzo.

Fonte Ansa

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