Si è aperto questa mattina, davanti alla Corte d'Assise di Lanciano, il processo per l'omicidio di Italo D'Elisa, il giovane di 21 anni di Vasto ucciso a colpi di pistola da Fabio Di Lello, 33 anni, il 1° febbraio scorso in viale Perth.

Il giudizio immediato, per la tragica vicenda, era stato chiesto dalla Procura della Repubblica di Vasto, rappresentata dal procuratore capo Giampiero Di Florio e dal sostituto Gabrielle De Lucia.

La difesa, rappresentata dagli avvocati Giovanni e Antonino Cerella e Pierpaolo Andreoni, ha presentato la richiesta dei termini a difesa ed è intenzionata a chiedere il rito abbreviato per il proprio assistito, con contestuale perizia psichiatrica ed esclusione della premeditazione.

Per i suoi legali Di Lello avrebbe acquistato la pistola sei mesi prima del delitto perché intenzionato ad usarla contro se stesso.

I familiari di D'Elisa - genitori, fratello e zii paterni - hanno presentato la costituzione di parte civile. Italo D'Elisa, la vittima, fu ucciso in strada lo scorso primo febbraio con tre colpi di pistola calibro 9. Nel luglio dello scorso anno, alla guida della sua auto, era rimasto coinvolto nell'incidente stradale in cui aveva perso la vita, su uno scooter, la moglie di Di Lello, Roberta Smargiassi.

Si tornerà in aula il prossimo 10 marzo.