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LA DIFFERENZA SPOPOLA AL ''TABACCHI JAZZ''

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Una performance semplicemente perfetta quella offerta da La Differenza ieri sera al Traghetto Tabacchi Jazz di Pescara, nell'ambito della festa per i 12 anni del format tv ''Weekend e Dintorni''. La band vastese ha regalato un'ora di buona musica, suonata con affiatamento da tutti i membri dell'ensemble ed enfatizzata ancora di più dall'energia e dal carisma che il vocalist Fabio Falcone in primis ha espresso. Addirittura, a fine concerto, ci è stato rivelato da La Differenza in persona che alcuni pezzi erano stati improvvisati: questo dato fa riflettere, in quanto la resa sonora finale è stata talmente buona che tutto sembrava studiato a tavolino, pianificato in sala prove con sessioni su sessioni. E invece no. La Differenza conosce solo una regola: suonare, suonare, suonare. In giro, in qualunque situazione. Ciò che poi ne viene fuori è l'affiatamento di cui sopra. Il set è stato aperto dall'ultimo singolo del gruppo, ''Un posto tranquillo'', che dà anche il titolo al nuovo cd, uscito lo scorso 20 luglio. Rispetto all'originale, mancava la chitarra acustica, mentre l'armonica di Bruno D'Ercole, che contribuisce a dare al pezzo quell'irresistibile tocco blues, è stata posta in secondo piano, anche perché il musicista in questione non era potuto intervenire alla serata. Per tutto il concerto, La Differenza ha alternato i brani dell'ultimo album a quelli contenuti nel precedente lavoro, ''Preso!'', uscito nel 2005 a ridosso della partecipazione del gruppo al Festival di Sanremo. Sono scorse così ''Che farò'', la canzone con cui appunto La Differenza si esibì sul palco dell'Ariston e che è stata anche riproposta in coda come bis, ''In un istante'' (primo singolo de La Differenza e, a nostro parere, un autentico capolavoro), ''Agata'' e ''Percezione 90''. Menzione speciale per la nuova versione di ''Lola'', che consigliamo caldamente alla band di riproporre nei suoi prossimi live: in sostanza, ora c'è una maggiore demarcazione tra la strofa e il ritornello, con un crescendo più definito e dove, di conseguenza, l'inciso esplode maggiormente. Interessante. Molto commovente, invece, il momento in cui La Differenza ha suonato ''Sogno interrotto'', una bella canzone della quale ignoravamo la genesi: fu scritta in memoria di Angie, una ragazza che purtroppo oggi non c'è più. Dal secondo album, invece, oltre alla title-track sono state estratte ''Mary blu'', ''La mela'' e ''Dimmi di no lascia che sia'': tutte tracce che lasciano trasparire una coscienza rock che prima, giocoforza, non era emersa. E, a proposito di rock, una gradita sorpresa, infine, è stata rappresentata da alcune cover che La Differenza ha proposto per ravvivare ulteriormente la situazione e coinvolgere ancora di più il pubblico presente: ''Break on through'' dei Doors, ipnotica e carica di atmosfera, e ''California girls'' dei Beach Boys, scanzonata e allegra come la conosciamo, molto fedele all'originale. E poi, come dimenticare l'ottimo rifacimento di ''Con il nastro rosa'' di Lucio Battisti? La Differenza: presente!
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