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Piano approvato e mamma progettista, il sindaco Menna ricostruisce la vicenda

Il primo cittadino risponde agli attacchi degli ultimi giorni: 'Non lascerò la delega all'Urbanistica'

redazione
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Chiamato in causa, negli ultimi giorni, per un piano approvato dalla Giunta comunale nel quale sua madre risulta progettista, il sindaco di Vasto Francesco Menna ha voluto ricostruire la vicenda e puntualizzare alcuni aspetti.

Lo ha fatto stamattina, nel corso di una conferenza stampa in municipio organizzata, ha sottolineato, per rispondere ad “una azione denigratoria messa in atto nei miei confronti, dei miei amici, degli assessori del Pd e della mia famiglia”. Tira in ballo esplicitamente Angelo Bucciarelli il primo cittadino, contestando apertamente il componente del Pd cittadino che ha per primo aperto la polemica sulla questione. 

“Preciso che mia madre - ha detto Menna - esercita la professione di architetto dal 1978. Non ha mai lavorato all’Ipsia di San Salvo, non fa l’insegnante di sostegno, non ha redatto il piano Cervellati, non ha mai avito incarichi alla Sasi, al Consorzio di Bonifica, al Consorzio Industriale, alla Asl e non frequenta il Civeta. Una cosa è certa: ha sempre lavorato come ctp per la Procura ed il Tribunale di Vasto e per clienti di natura privata”. 

Entrando nel merito della vicenda relativa al Piano attuativo di iniziativa in zona “D6”, località San Nicola, il sindaco ha precisato che è stata la Giunta ad occuparsi di quella approvazione. “In quella circostanza mi sono allontanato dall’aula senza partecipare al voto né ho fatto pressione su chicchessia”.

“Il progetto in questione – ha poi precisato il dirigente del settore Urbanistica, architetto Michele D’Annunzio – era in discussione dal 2007 e prima di giungere all’approvazione finale è stato corredato di tutte le autorizzazioni previste dalle leggi vigenti. Un iter lungo e complesso che qualsiasi amministratore si sarebbe visto costretto ad approvare per non incorrere in ricorsi e illeciti penalmente rilevanti, potenzialmente richiedibili dalla ditta interessata”. La nuova Giunta, presieduta dal vice sindaco Paola Cianci, ha visionato il progetto per ben cinque sedute, chiedendo ed ottenendo chiarimenti dal settore Urbanistica e dall’Ufficio Legale. 

Non lascerò la delega all’Urbanistica - ha poi aggiunto il sindaco risponendo pure ad una precisa richiesta pervenuta dal gruppo vastese del Movimento 5 Stelle - per fare un piacere ai Bucciarelli, ai Laudazi, ai Castaldi e ai Dario di circostanza. Ho mantenuto più deleghe e soprattutto quelle più importanti per una città che negli anni ha subìto una trasformazione sotto l’aspetto urbanistico. Per quanto riguarda la vicenda dell’architetto De Santis – ha concluso – è evidente che chiederò io stesso di acquisire gli atti e spero altresì che la Procura di Vasto ascolti il sig  Bucciarelli e qualche suo sodale che su Facebook si diverte nei miei confronti, affinché riferisca i motivi per i quali io ho mantenuto l’assessorato all’Urbanistica. Se non dovesse essere in grado di farlo, ha solo insinuato un dubbio utile a diffamare la mia persona e il ruolo che ricopro, solo perché mi sono permesso di affrontarlo nelle primarie e sconfiggere soronamente il suo candidato, l’onorevole Maria Amato, per poi divenire con il sostegno sincero e autentico del mio partito, di Sel, delle liste civiche e del popolo vastese, sindaco di questa città”.

 

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