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IL GRIDO DI DENUNCIA DI OLIVIERO BEHA A VASTO, FOLTO E ATTENTO PUBBLICO IN PIAZZA BARBACANI

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Di spunti interessanti ne sono emersi parecchi nel corso della serata di ieri in piazza Barbacani. Nell'ambito dell'iniziativa ''Scrittori in Piazza'', proposta dalla Nuova Libreria ed organizzata dal laboratorio politico-culturale Polis, è stato ospite in città il giornalista e scrittore Oliviero Beha che ha presentato il suo ultimo libro, dal titolo ''Italiopoli''. Uno spaccato sull'Italia di oggi e, soprattutto, su una classe dirigente che, a destra come a sinistra, continua a ''sguazzare in una palude nella quale il Paese è ormai finito''. Tanti accenni alla situazione nazionale, ma non sono mancati riferimenti, anche ''pepati'', a quella locale. Tutto questo, in particolare, grazie alla introduzione del giornalista Davide D'Alessandro, coordinatore di Polis, che prima che Beha prendesse la parola, ha ripercorso - a grandi linee - la campagna di stampa da lui portata avanti nel denunciare, a suo dire, quelli che si prefigurerebbero come preoccupanti intrecci tra la politica e gli affari a Vasto (e che hanno portato qualche giorno fa il sindaco Lapenna ad autodenunciarsi in Procura). Quegli stessi intrecci a cui, poco dopo, Beha ha fatto invece riferimento nel suo intervento a tutto campo. ''Questo libro duro e spiazzante è un manuale di sopravvivenza - ha detto tra l'altro Oliviero Beha -. E' un breviario per chi crede ancora nella possibilità di reagire e invertire la marcia della nostra italica degenerazione. Degenerazione della politica, con una classe dirigente senza qualità e senza coraggio intellettuale. Un'etica ormai sbrindellata e fatta a pezzi da decenni di malaffare e di corruzione. Una complementarità sempre più stucchevole tra destra e sinistra''. Ed ancora: il degrado della tv, l'economia da far west (chi arriva prima prende tutto), l'informazione a comando. ''Un grido di rabbia fuori dal Palazzo del potere contro ogni convenienza. Contro ogni opportunismo. Contro i furbi e i famosi da reality. Contro un Paese che ha azzerato la memoria del passato e la questione del futuro. Un Paese che naviga a vista, purtroppo verso la deriva''. Ma che uno scatto di orgoglio degli italiani, ha anche aggiunto, potrebbe di sicuro contenere. Folto il pubblico presente in piazza Barbacani. Non sono mancati momenti di tensione: in particolare un velenoso botta e risposta tra l'ambientalista Stefano Taglioli e Davide D'Alessandro, ''mediato'' dallo stesso Beha. Motivo del contendere proprio la campagna di stampa, o almeno qualche parte di essa, portata avanti da Polis. Polemica a parte, una serata certamente riuscita per un grido di denuncia, quello di Oliviero Beha, che di sicuro non ha lasciato indifferente l'attento uditorio vastese all'ombra del Castello Caldoresco.
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