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Laudazi e l'orientamento delle sue liste al ballottaggio: 'Vogliono l'avvicendamento'

Il leader de Il Nuovo Faro incentra la sua conferenza sul mancato accordo con il centrosinistra

redazione
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La delusione per il mancato accordo con il centrosinistra non è mancata, ma Edmondo Laudazi guarda avanti e dice: "L’edificio, prima di essere ricostruito, deve crollare”.

Utilizza questa frase il leader de Il Nuovo Faro, nella conferenza di ieri nella sede di piazza De Gasperi, nei confronti della coalizione che ha governato in città negli ultimi 10 anni a sostegno dell’Amministrazione Lapenna.

“Se non ci fossimo stati noi - ha poi evidenziato -, il centrodestra e i movimenti civici avrebbero vinto già al primo turno. Noi siamo i portatori del cambiamento. Questa possibilità non è stata recepita. Non ci è stato proposto l’apparentamento, non ci è stato proposto l’accordo politico. Non abbiamo chiesto né posti né strapuntini. Laudazi e il Nuovo Faro non sono in vendita. Il centrosinistra non mi vuole”. Poi, l’affondo: “Mi sono confrontato con le 48 persone che hanno composto le Liste a mio sostegno. È emersa la necessità che al Comune di Vasto ci sia un avvicendamento, un cambiamento dopo dieci anni di stallo. È questa la posizione dominante delle amiche e degli amici che mi hanno sostenuto”.

E poi, a domanda esplicita sul voto personale di domenica prossima, la risposta: Voterò come Gianluca Castaldi”. E il pensiero è andato alla posizione, chiaramente in contrasto, del M5S nei confronti del Pd e di Renzi

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