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Vasto: vince Desiati, ma non sfonda, Laudazi ago della bilancia

Menna fiducioso per la sfida finale, esultano solo i 5 Stelle

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Vince Desiati, ma non sfonda, Menna insegue a ruota, il Movimento 5 Stelle ride, Laudazi piange. Ma giusto un po'.

A urne ancora calde scocca l'ora dell'analisi, a Vasto, dopo il primo turno delle amministrative del 5 giugno, che ha visto il quinto dei candidati alla fascia tricolore, Massimiliano Montemurro, chiudere la contesa con un dignitoso, ma insufficiente 2,6 per cento. Il dato è tale, però, che neanche il buon Max, artefice della rinascita della Dc, debba fasciarsi la testa più di tanto, perchè con un distacco minimo tra i duellanti, 238 voti appena, anche un pugno di consensi fra due settimane potrebbe tornare utilissimo. Forse decisivo. 

Vince Desiati, dunque ed era nell'aria: toccava ferro, il fondatore di Progetto per Vasto, in marcia dal maggio di cinque anni fa, quando, con legittimo rimpianto, sfiorò il ballottaggio, ma l'un per cento di margine non è per lui rassicurante. E' vero, ha ragione l'ex assessore regionale quando dice che, in fondo, i due terzi dell'elettorato vastese hanno preferito altro all'avvocato 38 enne del Pd (a proposito, auguri a Francesco per il suo compleanno, l'8 giugno), ma in cuor suo sa che non può concedersi nemmeno un minuto di pausa. Più che i programmi, adesso, contano le promesse, la tenuta della sua maggioranza che, pur compatta, non lo ha premiato come avrebbe desiderato: più voti alle liste, insomma, che al candidato sindaco.

Se Menna e Desiati preparano lo scontro finale, Edmondo Laudazi, messa da parte la parziale delusione per un 9 e mezzo per cento che non lo soddisfa, non si sente già estraneo alla contesa. Tutt'altro. Il suo bottino personale e quello delle sue due liste farebbero gola a chiunque. A Vasto come altrove. No, dicono Menna e Desiati, no ad apparentamenti ufficiali, ma la luce del Nuovo Faro, i voti in libera uscita della Rinascita Vastese, sono tali, in teoria, da far pendere il piatto della bilancia dall'una o dall'altra parte.

Altro discorso per il Movimento 5 Stelle: Ludovica Cieri, capace in un colpo solo di portare in dote a Castaldi, Aiuto e Smargiassi un eccellente 20 e passa per cento, è l'unica che può godersi il risultato senza fare calcoli:

"Sono felicissima - ha detto a caldo - orgogliosa del lavoro fatto dalla squadra e grata ai vastesi che ci hanno premiato. La nostra, prima della futura vittoria, perchè, dice, arriverà anche quella, sarà opposizione dura e responsabile". A votare ci andrà, al ballottaggio, assicura Ludovica e la Smart City, la città tecnologica e a portata del cittadino, è tema che la prende assai. E ai suoi? Vedremo. Vasto, con i 5 Stelle, è ormai politicamente tripolare, come il resto d'Italia: una realtà di cui tener conto per il presente e il futuro.

Ultima considerazione, almeno per ora: cala anche a Vasto l'affluenza alle urne, ormai sotto il 70 per cento. Come a dire che c'è un altro terzo e passa di elettori che della politica, di questa politica, non vogliono più saperne. 

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