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LAVORO NERO, GIRO DI VITE DELLA GUARDIA DI FINANZA SUL TERRITORIO

a cura della redazione
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Lo scorso fine settimana la Guardia di Finanza della provincia di Chieti ha svolto una vasta operazione per contrastare il fenomeno del ''sommerso da lavoro'' (lavoro in nero e lavoro irregolare). L'attività ha coinvolto le fiamme gialle di tutto il territorio provinciale (Chieti, Vasto, Lanciano e Ortona) che, dopo un'articolata e capillare attività di intelligence, hanno messo a punto un intervento congiunto e concomitante coordinato dal comandante provinciale di Chieti, colonnello Gioacchino Angeloni. Decine i controlli e 35 i lavoratori in nero scoperti, soprattutto donne, sorpresi a lavorare alle dipendenze di varie aziende senza essere stati assunti dai rispettivi datori di lavoro. La Guardia di Finanza di Vasto, al comando del tenente Cosma Porta, ha scoperto 16 lavoratrici in nero in un'industria manifatturiera a San Salvo e altri 6 irregolari in luoghi adibiti a ristorazione. Le fiamme gialle di Lanciano e Ortona hanno trovato anche lavoratori in nero minorenni, con la denuncia all'autorità giudiziaria dei rispettivi datori di lavoro. Anche l'ultima legge finanziaria ha inasprito le sanzioni per l'omessa esibizione e l'omessa istituzione del libro paga o del libro matricola portando le sanzioni da un minimo di 4.000 a 12.000 euro (in precedenza la sanzione prevista era da 25 a 154 euro). Spesso i finanzieri sono richiesti in cooperazione con altre istituzioni ed enti pubblici quali Inps e Direzione provinciale del Lavoro di Chieti, con i quali sono in corso procedure sinergiche di sviluppo delle attività. Anche nella stagione estiva capillare e pungente sarà l'impegno delle fiamme gialle per contrastare il fenomeno del sommerso da lavoro ritenuto causa di turbative sociali, concorrenza sleale nei confronti di operatori che rispettano le norme e terreno di coltura per altre forme di illegalità.
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