Tanta gente ha reso omaggio, ieri pomeriggio, al cavalier Mario Pollutri, in occasione della celebrazione dei funerali celebrati nella chiesa di San Giovanni Bosco.

Il feretro, giunto da Roma, è stato trasportato a spalla dai soci dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia, di cui Pollutri è stato appassionato ed infaticabile presidente, da via Ciccarone fino all'ingresso del sacro tempio dove un picchetto delle rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma e di altri sodalizi gli ha reso gli onori.

Prima dell'inizio della funzione il vice presidente della locale sezione Anmi, Luca Di Donato, ha dato lettura di un breve ma significativo messaggio rivolto ad un presidente "che stava lavorando alacremente per la organizzazione dei festeggiamenti dei 90 anni di presenza del sodalizio in città".

Don Michele Carlucci, che ha concelebrato il sacro rito con diversi altri sacerdoti di Vasto ha tenuto una coinvolgente omelia nel corso della quale, facendo ricorso anche alla favola dell'amore, ha fatto vibrare le corde dei cuori dei presenti mettendo in risalto l'onestà e le virtù umane del cav. Pollutri.

Al termine del sacro rito, dopo la lettura della Preghiera del Marinaio da parte di Nicolino Natarelli, è stato il sindaco Luciano Lapenna a ringraziare Mario Pollutri "per quello che ha dato ed ha fatto per la Città del Vasto. Noi - ha concluso il primo cittadino - non ti dimenticheremo".