Secondo il Comune si tratta di un "intervento abusivo" ed ecco che, nelle settimane passate, il sindaco di Vasto Luciano Lapenna ha firmato un'ordinanza di demolizione.

La questione riguarda la nuova conformazione del PalaHistonium, in località San Tommaso, sulla Statale 16 a Vasto Marina, struttura di proprietà comunale affidata in gestione per attività sportive.

Da qualche mese, al posto del campo di calcetto al coperto, sono stati realizzati degli spazi ricoperti con la sabbia nei quali è possibile praticare sport tipicamente estivi, quali il beach volley ed il beach tennis, per una soluzione che ha trovato l'immediato gradimento di centinaia di appassionati, di Vasto soprattutto, ma anche di centri del circondario, con giovani ed anche meno giovani che giocano e si divertono praticamente in qualsiasi ora della giornata.

Di fatto, una vera e propria 'Beach Arena' che ha consentito pure di recuperare una struttura che negli ultimi anni non era stata troppo frequentata.

Sull'ordinanza si registra una nota del consigliere comunale Davide D'Alessandro (Vastoduemilasedici).

"Apprendo - scrive l'esponente di opposizione - che per la fine di maggio un’ordinanza imporrà lo sgombero del PalaHistonium, la struttura di Vasto Marina che ospita tre campi in sabbia. Non è una bella notizia, né per la città, né per lo sport, né per i gestori, né per i tantissimi iscritti che ne usufruiscono.

Se ci sono state irregolarità, vanno sanate ma lo sgombero andrebbe scongiurato.

In questa città continuano ad esserci figli e figliastri. C’è chi non paga i canoni d’affitto e non subisce per anni alcuna risoluzione contrattuale e chi rischia la chiusura per molto meno. È sempre stata critica e soprattutto disordinata la gestione dello sport nella nostra città. Alcuni padroncini hanno fatto il bello e il cattivo tempo con un’Amministrazione complice. Le strutture vanno salvate, tutte, e gestite con correttezza.

No allo sgombero del PalaHistonium, no all’interruzione di qualsiasi attività sportiva. Le strutture vanno aperte, non chiuse né sgomberate. A San Salvo c’è la Cittadella dello Sport, a Vasto c’è l’Amministrazione Lapenna che, su piscina e dintorni, ha realizzato un autentico disastro".