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"Il naso rosso", un cortometraggio per raccontare una storia di malattia e di solidarietà

Al via le riprese nel reparto di Oncologia dell'ospedale 'San Pio da Pietrelcina' di Vasto

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La Ricoclaun presenta un nuovo progetto, un cortometraggio, intitolato "Il naso rosso", che narra la storia di una malattia e della utilità del volontariato per superarla.

Diverse i volontari partecipi a questo progetto, la Ricoclaun in primis, Andrea Ortis attore protagonista, Paola Ciuffetti, attrice protagonista, Sara Della Penna, Costanzo D'Angelo fotografo, Simone D'Angelo regista e tanti altri.

L'ospedale "San Pio da Pietrelcina", presente con il responsabile del reparto il dottor Nicola D'Ostilio e il direttore sanitario Rosanna Florio, apre nuovamente le porte del suo reparto ad un progetto, che nulla c'entra con le cure sanitarie, ma è soprattutto un aiuto emotivo.

Il progetto nasce dopo la vincita di un concorso presso il centro commerciale Megalò della Ricoclaun e dell'incontro con una signora che venuta in reparto, durante uno dei tanti incontri che ogni mercoledì si tengono presso l'ospedale "San Pio" di Vasto, a portare delle conchiglie, utilizzate per decine di lavori realizzati per dare sollievo ai malati oncologici.

Il marito era deceduto poche settimane prima, ma ci teneva a fare in modo che quelle conchiglie non andassero gettate. "Questa storia ci ha molto emozionati, ed abbiamo deciso per questo di parlare di questa storia nel nostro cortometraggio".

Rosaria Spagnuolo, parla con il cuore. Svolge insieme ad altre decine di persone questo lavoro di volontariato in uno dei reparti in cui è difficile guardare oltre, trovare la speranza, ecco perchè la loro azione è così importante, donando sorrisi e sollievo, in ore, quelle della terapia, in cui il tempo sembra quasi sospeso.

"E' un'occasione speciale per parlare di malattia e di volontariato - ci dice Rosaria - il cortometraggio verrà diffuso sia sul web, che nelle scuole, in tante occasioni, per parlare della gestione del proprio tempo libero, che si può donare in tanti modi. Noi della Ricoclaun, lo facciamo con un sorriso, ma ci sono tanti modi per donare il proprio tempo, a seconda delle proprie caratteristiche. Parlare di malattia al giorno d'oggi, soprattutto di malattia oncologica, sembra un tabù. E' necessario per questo parlare di trasformazione, la malattia trasforma, rinnova ognuno di noi e in qualche modo indica un rinnovamento comunque vada".

 

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