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Imprese 'sensibili', quando la solidarietà si trasforma in lavoro

Presentato a Vasto il bilancio di “Comunità inclusiva”: 76 aziende coinvolte, stabilizzato il 16%

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Settantadue tirocini attivati su 156 domande pervenute, il 16% dei quali trasformati in contratti di lavoro stabili. E la certezza che molte imprese guardano ormai con attenzione alle emergenze sociali del proprio territorio.

Si spiega così il successo del progetto “Comunità inclusiva”, che ieri pomeriggio a Vasto, in un’aula consiliare stracolma in ogni ordine di posti, ha provato a tracciare un suo primo bilancio consuntivo, alla presenza tra gli altri dell’assessore regionale alle Politiche sociali, Marinella Sclocco, del sindaco Luciano Lapenna e dell’assessore Anna Suriani.

Un’occasione, la manifestazione di ieri, per ringraziare soprattutto, attraverso la consegna degli attestati, le 76 imprese ed associazioni coinvolte (in allegato l’elenco completo, ndr), che con il loro impegno diretto – realizzato attraverso il programma della Regione “Abruzzo Inclusivo” - hanno dato sostanza al progetto, ospitando i tirocinanti all’interno di aziende, studi professionali, ma anche associazioni e onlus. Figure scelte all’interno di categorie particolarmente svantaggiate, come persone con disabilità, problemi sociali, di integrazione, immigrati, disoccupati. Una platea, come ha detto la Suriani, «che lungi dal partecipare a un atto di carità, ha colto una importante opportunità di reinserimento lavorativo».

I lavori, introdotti dalla referente dell’amministrazione comunale per il progetto, Licia Zulli, e dal responsabile della sede di Vasto della Cna, Silvio Calice C’eravamo prefissati l’obiettivo di stabilizzare il 10% dei partecipanti, e invece siamo andati molto oltre» ha affermato con soddisfazione) sono serviti a fare il punto sui risultati conseguiti, ma anche a delineare prospettive per il futuro.

Un impegno raccolto dalla Sclocco, che ha sottolineato come «Sarebbe impensabile non prevedere una nuova edizione di Abruzzo Inclusivo, perché sono i buoni risultati, come quelli conseguiti qui a Vasto, che lo rendono necessario». 

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