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'Fake Marriage', 5 arresti e 22 denunce per i matrimoni combinati: le indagini dei Carabinieri di Vasto

Sull'asse Italia-Santo Domingo il cuore dell'inchiesta coordinata dalla locale Procura

redazione
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Sull'asse Italia-Santo Domingo lo sviluppo di un'articolata attività di indagine, coordinata dai Carabinieri della Compagnia di Vasto e diretta dal procutore capo Giampiero Di Florio, tesa a contrastare un'attività finalizzata all'organizzazione di matrimoni combinati allo scopo di far acquisire regolari permessi di soggiorno a donne domenicane.

Le unioni avvenivano nel paese delle donne che in seguito potevano entrare in Italia con il coniuge ottenendo prima residenza e poi permesso di soggiorno, anche se nel frattempo avevano lasciato il domicilio familiare.

Per i futuri 'mariti' raggiungere la Repubblica di Santo Domingo non era un problema e venivano 'rimborsati' con somme variabili tra 5.000 e 10.000 euro.

L'operazione dei Carabinieri è stata denominata "Fake Marriage" e si è conclusa con un bilancio di 5 persone arrestate e 22 denunciate.

L'avvio nell'agosto del 2014, quando una giovane moglie di origine dominicana di un 50enne del posto aveva fatto perdere le sue tracce. Menti dell'organizzazione, secondo gli inquirenti, viene evidenziato dall'Ansa, erano due cittadine dominicane, madre e figlia: Payano Ramona Munoz, 56 anni, residente a Monza, e Munoz Sorangel Ortega (30), tra gli arrestati. Tre invece gli italiani che si ritiene abbiano aiutato le donne: Gianfranco Inserra, 74 anni di Vasto, Renato Luigi Trofino, di Roccaspinalveti, e Daniela Di Stefano (37), di Guglionesi. Questa ultima e Sorangel Munoz sono agli arresti domiciliari, mentre le altre 3 persone sono finite in carcere in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Vasto.

Per tutti l'accusa è concorso in favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e della permanenza illegale di stranieri sul territorio nazionale. Le indagini si sono concentrate in alcuni centri del Vastese e dell'Alto Vastese, ed in particolare Vasto, Roccaspinalveti e San Buono.

I particolari dell'indagine sono stati illustrati a Chieti, nel corso di una conferenza stampa presso la sede del Comando provinciale, dal maggiore Giancarlo Vitiello, comandante della Compagnia Carabinieri di Vasto, e dal luogotenente Antonello Carnevale, comandante della Stazione di Roccaspinalbeti. Nel corso delle perquisizioni sono stati anche rinvenuti numerosi documenti anagrafici in bianco.

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