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"Che cosa dobbiamo fare?"

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III Domenica d'avvento o 'in gaudere'. La liturgia permette oggi di indossare i paramenti rosacei, in cui l'austerità del viola si stempera con il bianco della festa, perchè la solennità a cui ci si sta preparando è vicina.

Lc 3,10-18

+ quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».

La risposta di Giovanni Battista, alla domanda rivoltagli dalle folle che lo seguivano, potrebbe apparire scontata al cristiano di oggi ma non lo era affatto agli uomini di allora che, avevano tutt'altra idea sull'avvento del regno di Dio. In un paese occupato e privato della sua libertà, quella di dedicarsi alle opere di carità, piuttosto che organizzare una resistenza contro i tiranni, pareva a molti una follia, se non una vera e propria mancanza di coraggio. Anche in questi tempi, resi foschi da minacce di guerra e terrorismo, quella di concentrarsi sulle questioni riguardanti i poveri e gli afflitti potrebbe apparire una scelta erronea, ma è proprio quello che Dio chiede sempre all'umanità: amarci reciprocamente seguendo le orme di Suo Figlio Gesù.

+Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato».+

Questo breve versetto ci rivela che anche allora, la corruzione delle istituzioni era un tema tristemente attuale. La risposta di Giovanni Battista è semplice: Non siate più corrotti. Sappiamo bene che essere onesti in un sistema corrotto, per di più capace di auto-legittimarsi, non è affatto facile, anzi:in certi contesti si tratta di un vero e proprio atto di eroismo. Ma è proprio di questi eroi che ha bisogno questo tempo.

+Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».+

Succede, nessuno può negarlo. A volte chi dovrebbe proteggerci passa dall'altra parte, macchiandosi così di un doppio crimine, che oltre a colpire gli innocenti, sporca quella divisa che dovrebbe garantire protezione. Ho una grande stima delle forze dell'ordine e dei loro rappresentanti, e mi è difficile immaginare che possa succedere. Penso però alle continue segnalazioni di violenze che arrivano dalle carceri o a quelle dalle strade degli stati uniti. Penso che questo servizio sia importante, una vera e propria missione e merita di essere rispettata e onorata. Proprio per questo chi ne tradisce i principi deve presto ravvedersi.

+Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.+

Giovanni Battista era un profeta molto conosciuto e famoso. Tanto da essere uno dei pochi uomini di fede ad essere entrato negli annali degli storici. Forse aveva in vita ancora più discepoli di Gesù. Ma la sua vera grandezza è stata quella di aver riconosciuto Gesù come il figlio di Dio, dichiarando nel contempo che da quel momento egli doveva ritirarsi per far "crescere" Gesù. Dice di se stesso di non essere degno nemmeno di essere suo schiavo (togliere e mettere i calzari era compito dei servi). Dando così un segno molto chiaro ai numerosi discepoli che lo seguivano. Egli presenta Gesù come un giudice, capace di discernere i buoni dai cattivi, in maniera netta e chiara. Ma è anche il volto del padre misericordioso che offre a tutti un tempo di Grazia, un concetto che egli stesso presenta attraverso la sua predicazione, tutta volta al recupero di sbaglia e non alla loro condanna.

Felice Domenica.
 
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