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Allacci non richiesti di luce e gas, il fenomeno di truffe è in aumento

Le sottolineature di Arco Consumatori per la difesa degli utenti da richieste non dovute

redazione
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In notevole aumento, anche nel territorio della provincia di Chieti e del Vastese, gli allacci non richiesti di rete elettriche e del gas con numerosi utenti che si vedono comunicare telefonicamente, ed a sorpresa, il nuovo rapporto.

Situazioni da applicare in virtù di contratti sconosciuti a quanti ne hanno la titolarità. Una volta presa visione del contratto, infatti, si scopre che la firma apposta non è dell'utente in questione, ma per tutta risposta l’operatore fa notare di avere la copia del documento di riconoscimento e che quindi tutto è regolare.

A denunciare una realtà a dir poco fastidiosa è l'associazione Arco Consumatori. “Per chiarire la controversia – spiega Franco De Angelis, rappresentante del sodalizio - bisogna capire come operano le società in questione. Per aggredire il mercato i vari gestori si affidano a piccole e grandi società commerciali che reclutano un esercito di agenti e subagenti con il compito di proporre, con il porta a porta e non, il proprio prodotto. Con i contratti stipulati gli agenti acquisiscono anche i dati sensibili dell’utente, compresa la copia della carta d’identità del cliente, dove è apposta anche la firma in calce. Molto spesso gli agenti sono multimandatari, per cui rappresentano diverse compagnie e ne conservano i dati”.

Ultimamente il fenomeno è in aumento. La responsabilità dei falsi contratti riportata alle società di gestione, fino a ieri, veniva annullata dall'Autorità Garante Gas e Luce. In virtù di tale decisione gli unici responsabili della falsità dei contratti rimanevano gli agenti. Tuttavia, l’associazione cita una sentenza del Tribunale di Benevento che ha condannato Enel Energia. “La sentenza chiarisce che i cittadini, nel caso di forniture non richieste, non devono nulla e devono vedersi restituito quanto illegittimamente pagato”. Una firma falsa impedisce al gestore di chiedere il pagamento delle fatture relative a quel contratto: questo è quanto stabilito dal Tribunale Civile di Benevento che, respingendo l’appello di Enel Energia, ha confermato la sentenza del Giudice di Pace e condannato la società, e le agenzie da essa incaricate dei contratti, alla restituzione di quanto pagato da un utente difeso dai legali del Movimento Difesa del Cittadino.

“La condanna di Enel, che si rivarrà a sua volta nei confronti delle agenzie incaricate alla stipula dei contratti – conclude De Angelis -, costituisce un’altra importante vittoria dei cittadini dopo le sanzioni per 6 milioni di euro irrogate dall’Antitrust, sempre in seguito a denunce da parte dalle associazioni, contro altri gestori”. 

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