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Nella Casa di Lavoro non ancora... si lavora: risoluzione di Smargiassi in Consiglio regionale

L'esponente del Movimento 5 Stelle torna ad occuparsi del penitenziario di Torre Sinello

redazione
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Una risoluzione in Consiglio regionale con la quale si auspica lo sblocco della “paradossale situazione che le persone che si trovano in quella struttura stanno vivendo”.

Si parla della Casa di Lavoro di Torre Sinello di Vasto, da qualche tempo diviso in una parte come luogo di reclusione temporaneo per chi sottoposto al regime della detenzione e, per la massima, in luogo destinato ad ospitare internati da poter recuperare a livello sociale ed umano con l'organizzazione di attività lavorative.

Ad intervenire in merito è il consigliere regionale vastese del Movimento 5 Stelle Pietro Smargiassi.

“Le parole del rappresentante dell'associazione Antigone, audito in V Commissione – dice -, hanno confermato lo stato di tensione tra agenti di Polizia Penitenziaria ed i detenuti che conoscono sia la pena ma soprattutto le norme ed i diritti che regolano il funzionamento della Casa Lavoro. Se questa situazione di impasse è dovuta a ritardi o cavilli burocratici – sottolinea -, allora la Regione deve farsi portatrice della voce e delle esigenze dei più disagiati, interloquendo con il Ministero competente, affinché il 'lavoro' nell'istituto di Torre Sinello rappresenti un'opportunità concreta di recupero sociale e non rimanga soltanto una parola svuotata, nei fatti, dei suoi più alti contenuti”.

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