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Pena residua per lo spaccio di stupefacenti, arresti domiciliari per un vastese

Polizia in azione su disposizione del Tribunale di Sorveglianza de L'Aquila

redazione
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Nei giorni scorsi, personale della Polizia di Stato, in esecuzione dell’ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza de L’Aquila, ha proceduto a sottoporre alla misura della detenzione domiciliare un noto pregiudicato vastese, P. M., 62 anni, per provvedimento di esecuzione di pene concorrenti.

L’uomo è stato condannato con sentenza definitiva poiché ritenuto responsabile del reato di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio, commesso a Vasto nel 2005.

In particolare, durante un servizio mirato alla repressione dei reati relativi allo spaccio delle sostanze stupefacenti, la Polizia aveva rinvenuto all’interno di un locale, gestito dall’indagato, due tubi metallici abilmente occultati dietro il motore dell’erogatore della birra, contenenti circa 16 dosi di stupefacente del tipo cocaina, pronte per essere spacciate.

L'uomo dovrà scontare la pena di 2 anni, 3 mesi e 14 giorni di reclusione, da eseguirsi in regime di detenzione domiciliare. Gli sono stati inoltre imposti l'obbligo di non allontanarsi dall’abitazione senza l’autorizzazione del Magistrato di Sorveglianza ed i divieti di incontri e contatti telefonici con soggetti diversi dai familiari conviventi, di detenzione di sostanze stupefacenti o armi e di frequentare persone pregiudicate e tossicodipendenti.

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