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Furti d'auto in serie: dalla Puglia arrivano le scuse agli abruzzesi

Recrudescenza del fenomeno: numerosi gli episodi in particolare nelle località della costa

redazione
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 “Chiedo scusa a nome dei cittadini di San Severo per il disagio che qualcuno di questa zona causa agli abruzzesi. Il dispiacere è tanto perché si potrebbe parlare di noi in maniera diversa e invece la delinquenza di qualcuno mette in cattiva luce una città e tutti i suoi abitanti”. 

A parlare è Francesco Miglio, 42 anni, sindaco di San Severo dal giugno del 2014, ed il riferimento - attraverso dichiarazioni rilasciate al quotidiano regionale abruzzese Il Centro - è alla serie, sempre nutrita, di furti – quelli di auto in particolare – che vedono protagonisti suoi concittadini, in Abruzzo specialmente.

Di fronte a questi episodi non ho parole – dice ancora il primo cittadino della località pugliese della provincia di Foggia che dista poco meno di 100 chilometri da Vasto -. La nostra comunità è fatta in prevalenza di gente perbene, legata alla terra e al lavoro e che fa tanti sacrifici per vivere e che però viene appannata da episodi di una sparuta minoranza che fa parlare di noi in maniera negativa. Ecco, tutta la mia mortificazione nasce da questo. Puntiamo molto alla prevenzione nelle scuole, considerando ovviamente che non abbiamo potere repressivo ma solo di prevenzione”.

Simile il pensiero del collega sindaco di San Marco in Lamis, Angelo Cera, deputato dell'Udc, paese di origine di alcuni ladri arrestati per i furti nelle auto nelle località della costa teatina. “L’Abruzzo – dice ancora a Il Centro - è una delle regioni più tranquille d’Italia e capisco le reazioni. Spero che questo fenomeno finisca. Mi appello anch’io perché si faccia più azione di contrasto. Certo, per chi ha l’istinto a delinquere non è che possiamo fare tanto. Dobbiamo creare più lavoro e dare più certezze al cittadino”.

FENOMENO SEMPRE INTENSO – Nelle ultime settimane diversi gli episodi registrati: automobili, ma anche furgoni, prendono il volo con estrema facilità per essere trasferite in Puglia e smontate e rivendute, il più delle volte, anche a pezzi singoli, addirittura tramite annunci su internet. Azioni 'architettate' da organizzazioni radicate con una 'manovalanza' sempre corposa, al di là delle indagini e degli arresti periodicamente compiuti dalle forze dell'ordine.

'Raid' ladreschi portati a compimento in modo particolare nelle località della costa, da veri professionisti, scaltri ed anche spregiudicati, come confermato da recenti episodi di inseguimenti e speronamenti avvenuti nel tratto vastese dell'autostrada A14.

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