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'Ombrina Mare': passo indietro del Governo, ma stop al Comitato Scientifico.

Il racconto della protesta al Ministero dello Sviluppo Economico

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Eravamo in tanti a protestare a Roma al sit-in del 14 ottobre, davanti al Ministero dello Sviluppo economico, in occasione della prevista Conferenza di Servizi per la realizzazione del progetto “Ombrina Mare 2 ”.

Più che i numeri, parecchie centinaia, significativa questa volta la qualità dei partecipanti, punta di diamante di molteplici comitati, rappresentanti di produttori locali e operatori turistici, associazioni ambientaliste, studentesche e culturali, esponenti di centri sociali e cattolici, che, sfidando l'allerta meteo, i disagi ed i rischi di una protesta che si annunciava “calda”, hanno gridato a gran voce il loro ennesimo “No ad Ombrina”, a sostegno dei dei sindaci della Costa Teatina chiamati all'appello.
Grande escluso, il Comitato Scientifico, rappresentato da Loredana Pompilio, geochimico dell'Università D'Annunzio, e Piero Di Carlo, fisico dell'Atmosfera, dell'Università dell'Aquila al seguito dell'Anci.

Con un secco 'no', è stata loro sbarrata la porta alla sala Conferenza, suscitando il disappunto dei sindaci, alcuni hanno persino abbandonato la sala e sono scesi in strada, mescolandosi alla folla indignata.

Ce ne ha dato la notizia la presidente del WWF Frentania e Costa Teatina, Fabrizia Arduini, alla guida di un nutrito gruppo di attivisti provenienti da diverse località abruzzesi.

Da anni l'associazione mette in campo svariati schieramenti di competenze in difesa dell'Ambiente in uno dei territori più suggestivi d'Italia, la “Costa dei Trabocchi”, minacciata sempre più dall'appetito di società senza scrupoli.

E' ormai nota la campagna del WWF diretta alla realizzazione del “Parco della Costa Teatina” in alternativa alle trivellazioni in mare ed alla cementificazione del litorale, per cui il contributo di esperti, tra i quali celebre quello della docente universitaria italo-americana Mariarita D'Orsogna viene sempre più richiesto per arginare la confusione e le contraddizioni presenti in questo campo. Evidente, in tal senso, il parere discordante di coloro che hanno presieduto la suddetta Conferenza: le competenze spaventano.

Le risposte precise e puntuali di ricercatori e studiosi, chiamati a confutare le molteplici contraddizioni in atto, sembrano poco gradite, molto meglio fare appello alla forza degli innumerevoli slogan che circolano sui socia-network e al “Popolo Sovrano” che tutto sa e tutto può.

Alla fine, comunque, questa giornata di lotta da parte del “Popolo Reale”, che si esprime attraverso l'impegno costante per la salvaguardia del proprio patrimonio culturale ed ambientale, ha prodotto come risultato un potenziale successo: la Conferenza è stata rimandata di tre settimane, dando l'opportunità alla Commissione di riflettere sui contraccolpi politici dell'adesione a una legge che si sta dimostrando sempre più improponibile alla luce di un dibattito sempre più serrato che lascia poco spazio a manovre di basso spessore.

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