Dopo la notizia della non balneabilità del tratto d’acqua antistante la Bagnante, abbiamo sentito telefonicamente il presidente di Legambiente Giuseppe Di Marco, che un mese fa entrò in polemica con il direttore generale dell’Arta Mario Amicone, sui dati rilevati da Goletta Verde a inizio estate, che non coincidevano con quelli rilevati dall’Arta, ente preposto al controllo delle acque e dell’aria nella nostra regione.
I dati rilevati il 5 agosto scorso, sembrerebbero confermare dunque quanto allora affermato da Goletta Verde, “Il problema ha due radici” – afferma il presidente di Legambiente – “da un lato c’è la necessità di migliorare il sistema di depurazione abruzzese e il fatto che la regione abbia stanziato 170 milioni di euro per migliorare strutturalmente l’intera rete significa che il problema c’è. Dall’altro canto è arrivato il momento di rivedere l’intera organizzazione dell’Ente. La dirigenza di un ente così importante non dovrebbe essere di nomina politica, ma basato su qualità tecniche, per garantire l’indipendenza della struttura, che andrebbe munita delle necessarie risorse per poter lavorare, che di fatto l’Arta oggi non ha”.
I dati rilevati all’indomani del temporale del 3 agosto scorso (leggi), sono dati rilevanti. La zona in questione è stata definita nella delibera di balneabilità delle acque n. 157 del 4 marzo 2015 con balneabilità sufficiente. Oggi arriva l’ordinanza del sindaco di non balneabilità.
Ad oggi i parametri stanno rientrando, ma gli agenti inquinanti rilevati Enterococchi e Escherichia Coli, che sono secondo il sito dell’Arta Abruzzo “una specie di batteri coliformi che vivono, in simbiosi, nella parte inferiore dell’intestino dell’uomo e degli altri animali a sangue caldo, uccelli e mammiferi. La ricerca di questi batteri è effettuata essenzialmente perché la loro presenza segnala condizioni di fecalizzazione. Dal momento che l’uomo emette miliardi di batteri per grammo di feci, l’Escherichia coli è assunto come principale indicatore di contaminazione fecale”, da qui la denuncia di Legambiente sul malfunzionamento dei depuratori.
In allegato la delibera di balneabilità delle acque 2015 della regione Abruzzo con la classificazione delle acque.(Delibera n. 157 del 4 marzo 2015)