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Punta Aderci, fuoco e polemiche: la replica dell'assessore Marra

Nel 'mirino' di Michele Marisi di Giovani in Movimento

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Peggio delle fiamme possono solo le parole e la miscela usata da Marco di Michele Marisi è intrisa di sciocchezze e non conoscenza del territorio.

I luoghi della Riserva restano per Di Michele Marisi talmente esotici per non dire estranei, come lo sono stati in passato quando la sua parte politica amministrava la città che mi verrebbe voglia di consigliargli una villeggiatura di qualche giorno, almeno per rendersi conto di cosa stiamo parlando. La sua analisi sulla gestione è ideologia pura. Alla sua sciocchezza che “l’Amministrazione comunale e la Cogecstre non sono state in grado di valorizzare e di vendere un prodotto eccellente del territorio” si risponde con i fatti: fino a dieci anni fa la Riserva era dei pochi che la conoscevano, la spiaggie di punta penna, mottagrossa e libertini erano usufruite da una piccolissima cerchia di persone .

Ricordo a Di Michele Marisi che fu il Governo Regionale di centro sinistra, nel 1997 a istituire con L.R. la “Riserva Regionale Naturale di Paunta Aderci”. E’ sempre grazie al lavoro di chi ama e conosce quei luoghi se il Piano di Gestione della Riserva fu il primo ad essere approvato tra le Riserve della nostra Regione.

Poco più di un mese fa la Giunta Comunale ha deliberato la presa d’atto del Piano di gestione del SIC “Punta Aderci – Punta della Penna”, un documento scientifico di alto livello che questa amministrazione ha voluto portare avanti con celerità rispetto ai tanti sic della Regione Abruzzo. E’ sempre grazie al nostro impegno se oggi le spiagge di Punta Penna, Libertini e Mottagrossa possono godere della Bandiera Blu.

Il lavoro di promozione e valorizzazione fatto in questi anni giustificano le migliaia di presenze che si registrano sempre in crescendo e che ha portato la spiaggia di Punta Penna ad essere annoverata come la terza spiaggia più bella d’Italia: il buon Di Michele Marisi esca ogni tanto dalla sede del suo partito e  si faccia una passeggiata per rendersi conto delle infrastrutture realizzate per permettere ai visitatori di usufruire dei luoghi della riserva, la cartellonistica che viene annualmente risistemata, parli con quegli esercenti (campeggi, agriturismi e B&B) dentro e fuori dalla Riserva che hanno potuto investire nel turismo grazie a questi luoghi. Se resta allergico alla Riserva, si legga almeno il calendario delle iniziative estive che da anni arricchisce l’offerta turistica della città e  le decine di articoli apparsi in questi anni su Riviste e Quotidiani nazionali come Vanity fair, Tv sorrisi e canzoni, l’Espresso, Repubblica, Il Corriere della Sera, Camper life, Itinerari e luoghi, oltre che su decine di blog di viaggio, 2 stupendi libri e 2 video naturalistici  a cura del Comune di Vasto, per non parlare dello scenario artistico messo in campo ogni anno con Art in The Dunes.

Se poi vogliamo rimanere in tema di fumo negli occhi, quale esempio migliore se non la campagna di disinformazione perpetrata dal centro destra in questi anni sul Parco della Costa Teatina che vede nel parco l’ostacolo al migliore fenomeno del proprio tornaconto politico: la speculazione del territorio.

Marco Marra - Assessore Aree Protette

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