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D'Alessandro sul prato di Pontida: 'Qui la nuova Italia...'

Il consigliere comunale vastese è il referente locale di Noi con Salvini

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Scrivo queste note sul prato di Pontida, la nuova Italia, mentre Matteo Salvini chiude il suo applauditissimo discorso.

Sì, perché chi è venuto a Pontida non ha sentito parlare più di secessione, ma di un Paese chiamato Italia, un Paese da rifare, da ricostruire, da Trento a Palermo, con le bandiere di Trento e di Palermo, di Bergamo e di Brindisi, di Verona e di Vasto, di Savona e di Catanzaro.

Merito di un giovane leader che ha colto la necessità di una svolta, di un cambiamento radicale, di una Lega finalmente italiana o, meglio, salviniana, che impegna anima e corpo dei suoi militanti per le grandi questioni che assillano la mente del cittadino, dall'immigrazione clandestina all'Europa di cartone, dalla miseria nella quale versano milioni di italiani alle promesse fatte e mai mantenute da Renzi, sull'economia, sulla scuola, sul lavoro, sulle riforme istituzionali.

Salvini ormai è il punto di riferimento di un modo alternativo di pensare e fare la politica, dopo i crolli dei muri, delle ideologie, delle tante parole. Dopo le chiacchiere restano i fatti e i fatti sono i problemi reali e urgenti della gente. A Pontida non viene celebrato l'orgoglio padano, ma una giornata di orgoglio italiano, di una nuova speranza che attraversa città, regioni, lembi di terra fino a poco tempo fa sconosciuti. Stiamo bene, ci sentiamo tutti italiani. L'Italia resta una e indivisibile.

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