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Volontari e profughi in azione per la pulizia della spiaggia di Punta Penna

L'iniziativa nell'ambito della campagna internazionale 'CleanUp Day'

redazione
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Volontari di associazioni locali ed un gruppo di profughi ospitati nei centri di accoglienza del territorio del Vastese all'opera domenica mattina per il “CleanUp Day”, la campagna ambientale per la pulizia delle coste che ha coinvolto in contemporanea 22 paesi in tutto il mondo e 3 continenti.

L'iniziativa, sulla spiaggia di Punta Penna, è stata coordinata dal personale della Riserva naturale di Punta Aderci, dell'associazione WWF Zona Frentana e Costa Teatina e dell’associazione Invos (Associazione per l’Integrazione e il Volontariato Sociale), con la collaborazione dell'associazione 'Sul sentiero con Papà' e – per il ritiro dell'enorme quantitativo di materiale raccolto – del Gruppo comunale di Protezione Civile.

La manifestazione si è inserita nell'ambito della campagna europea 'Let's do It! Mediterranean', che si pone l'obiettivo di contrastare l'afflusso di rifiuti nel mare.

“Una campagna per la pulizia sulle coste e in mare, che attraverso la raccolta dei rifiuti che minacciano l'ecosistema marino – hanno ribadito i promotori -, vuole sensibilizzare e dimostrare che i problemi di tale portata possano essere risolti solo lavorando insieme. Mai come ora il nostro mare è assediato da rifiuti e ricerche petrolifere – è stato poi rimarcato -, pertanto durante tutta la giornata è stato apposto uno striscione contro la deriva fossile, per ricordare che progetti controversi come 'Ombrina Mare' sono dietro l'angolo”.

Tra i presenti l'assessore ai Servizi Marco Marra.

Notevole, come detto, il quantitativo di scarti raccolti, soprattutto a seguito delle tante mareggiate dei mesi scorsi ed anche recenti. Legname, canne, polistirolo e plastica in particolare sono presenti in massa sull'arenile a nord del porto. Posto l'accento, infine, dagli organizzatori, sulla presenza dei giovani profughi: “E' stata una buona occasione per dar modo a loro di mettersi all'opera e per riflettere che siamo tutti uniti da un unico mare”.

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