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Che 'spuzza' la corruzione!

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“La corruzione spuzza” ha tuonato Papa Francesco durante la sua visita a Scampia ed è davvero così visto i recenti dati pubblicati dall’OCSE, secondo i quali la percezione della corruzione da parte degli italiani sfiora il 90% ed è un dato tristissimo.

Ma, ancora più triste, è che il tasso di corruzione reale in Italia è davvero molto alto e basta accendere la tv e guardare un telegiornale per capirlo.

Il governo ha annunciato che sta prendendo provvedimenti per combattere questo fenomeno così esteso, inasprendo le pene e aumentando gli anni di detenzione per il reato di corruzione. Ma siamo sicuri che mettere un corrotto in carcere sia la cosa più immediata e giusta da fare?

Si potrebbe, per esempio, combattere il problema a monte, educando alla legalità sin da piccoli e spiegando cos’è esattamente la corruzione in modo che la si possa riconoscere quando la s’incontra.

Inoltre, si dovrebbe verificare come una persona sia arrivata a ricoprire il proprio ruolo e, nel caso ci sia arrivata per via traverse, far sì che non possa mai più ricoprire cariche sia pubbliche che private importanti, mettendo al suo posto persone valide e oneste.

Le statistiche dimostrano che gli italiani iniziano finalmente a stancarsi degli appalti truccati, dei concorsi fatti su misura per il politico di turno e anche degli scalatori sociali.

Ma il nostro è il paese delle contraddizioni e delle cose che non vanno di cui tutti si lamentano, ma contro cui poi in realtà nessuno fa niente per cambiarle. Vogliamo pensare ai novantamila euro di pensioni d’oro percepite da pochi prediletti e a quelle di plexiglas, così trasparenti che gli anziani il primo del mese vanno a “Chi l’ha visto?” per cercarle invece che alle poste per ritirarle?.

Lasciamo perdere perché altrimenti non ci resta che piangere e, nell’attesa che un giorno in questo paese qualcosa possa cambiare, non ci resta che sederci sulla riva del fiume e aspettare che passi il cadavere del corrotto di turno.

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