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Consiglio comunale 'di fuoco', D'Alessandro replica

La nota dopo gli interventi di Lapenna e Giangiacomo

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Da Davide D’Alessandro, consigliere comunale indipendente riceviamo e pubblichiamo.

“Non ho nessuna voglia di passare la vita in Tribunale, quindi non querelerò né Lapenna per le offese rivoltemi durante la conferenza stampa né Guido Giangiacomo per le gravi dichiarazioni rese alla stampa, calunniose e lesive della mia alta dignità.

Non ho offeso la moglie del Sindaco. Se l’avessi fatto (cosa sempre possibile e umana), ella avrebbe comunque potuto querelarmi e dare lavoro agli avvocati. Può succedere, ma non l’ho fatto. Ho detto che il Sindaco Prospero, trent’anni fa, dovette spesso fare i conti con gli interventi durissimi e intemperanti della battagliera consigliera del Pci, spesso richiamata dal Presidente dell’epoca.

Non ho calunniato Giangiacomo. Gli ho chiesto perché fosse stato assente durante il voto sul Bilancio. Mi ha detto che era in Tribunale. Gli ho detto che lavora troppo, che se è sempre impegnato in Tribunale, non può compiere il proprio dovere di rappresentante di chi l’ha eletto. Ma Giangiacomo va oltre e scrive che, se non mi avessero fermato, avrei praticamente malmenato il Sindaco. Che fa, il profeta? Il processo alle intenzioni? Mughini ha detto che lui, le donne, non oserebbe sfiorarle nemmeno con una rosa. Io vado oltre. Non oso sfiorare con un fiore neppure gli uomini e Lapenna è un uomo.

Quanto alle alleanze per il 2016, non comprendo le preoccupazioni di Giangiacomo. Lui l’alleato storico ce l’ha già. Si chiama Lapenna. Stia sereno.

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