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VENDITA MILIONARIA DEI TERRENI DEL ''GENOVA RULLI'', CURIA ESTRANEA ALLA VICENDA

a cura della redazione
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La vendita degli amministratori dell'ex Orfanotrofio ''Genova-Rulli'' di Vasto, attraverso un'apposita gara, per l'alienazione di 26 mila metri quadrati di terreno edificabile ricadente nella zona di località San Tommaso di Vasto Marina, sta provocando una serie di reazioni negli ambienti economici e non della città. Per la vendita erano giunte undici offerte da parte di imprenditori e forze economiche interessate all'acquisto di quella che comunemente i vastesi identificano come la ''masseria bianca''. Poiché le offerte erano state giudicate ''basse'', gli amministratori avevano proposto un rilancio da parte delle prime tre piazzate. Tra queste, alla fine, la migliore è stata quella di una società pugliese di Apricena con la rilevante somma di 5 milioni e 650 mila euro. A tutt'oggi l'atto ufficiale di vendita non è stato ancora firmato. Quando tutta la documentazione sarà a posto si procederà con la stipula. Nel frattempo, però, c'è da registrare una dura presa di posizione assunta dall'arcidiocesi di Chieti-Vasto, retta da mons. Bruno Forte. ''In merito alla notizia data da alcuni organi di informazione - si legge in una nota del vicario generale, don Camillo Cibotti - circa la vendita di un terreno di proprietà della Fondazione Casa Accoglienza Fratelli Alfonso e Luigi Genova-Rulli (ex IPAB Genova-Rulli) in Vasto, la Curia arcivescovile di Chieti-Vasto precisa che l'arcivescovo e la Curia sono venuti a conoscenza della vendita dai mezzi di informazione: nulla era stato ad essi comunicato, n‚ alcun parere richiesto. Il Cda era nel diritto di procedere autonomamente in scelte quali quella operata. Tuttavia, rimane il rammarico di constatare che i membri di nomina arcivescovile del Consiglio non abbiano sentito il dovere di informare l'arcivescovo e i suoi collaboratori di Curia e di ascoltarne almeno il parere. Di conseguenza, l'arcivescovo e la Curia si dichiarano totalmente estranei all'operazione compiuta e confidano che le competenti autorità regionali, cui spettano le autorizzazioni necessarie, procedano con l'attenzione dovuta''.
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