Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Apre l'Emporio della Solidarietà, sabato il taglio del nastro

Alla parrocchia di San Paolo un'opera segno della Caritas diocesana

redazione
Condividi su:

Sabato 28 marzo, alle ore 10.30, presso l’Auditorium San Paolo Apostolo, cerimonia di inaugurazione dell’Emporio della Solidarietà Giovanni Paolo II, un’opera segno della Caritas diocesana per servire e sostenere persone e famiglie in difficoltà.

Alla presenza di monsignor Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, dopo il saluto degli ospiti, interverrà don Francesco Soddu, direttore della Caritas Italiana, per presentare il tema “La Caritas e le opere segno”.

A seguire, sottolinea il parroco di San Paolo, don Gianni Sciorra, Padre Bruno farà una riflessione di natura biblico-teologica sul valore fondante della carità per la vita cristiana. "Il taglio del nastro, la benedizione della struttura caritativa e la simulazione delle attività dell’Emporio concluderanno il nostro stare insieme".

NOTE SULL'EMPORIO - È grave la situazione di molte famiglie che, pur non vivendo in strada, si trovano al di sotto della soglia di povertà. La loro condizione, se fino a qualche anno fa era considerata critica, ma ancora ai limiti dell’indigenza, negli ultimi anni si è trasformata in una vera e propria emergenza sociale.

Ciò che intendiamo attuare e promuovere con l’«Emporio della Solidarietà Giovanni Paolo II» non vuole essere la risposta unica o esaustiva al problema delle famiglie in difficoltà, ma vuole piuttosto essere una testimonianza concreta affinché non vengano mai persi di vista i valori dell’accoglienza, della solidarietà e della gratuità, cercando di attuare soluzioni idonee e dignitose che escludono l’assistenzialismo fine a se stesso.

Noi crediamo che l’«Emporio della Solidarietà Giovanni Paolo II» - conclude don Gianni Sciorra - possa rappresentare un valido strumento di lotta al disagio delle famiglie e sollecitare la sensibilità culturale e sociale di tutti, dando voce alle istanze ed ai bisogni di chi è costretto a vivere la propria sofferenza e il proprio disagio in solitudine. L’impegno prioritario e concreto della Caritas resta sempre quello di “dare voce a chi non ha voce”.

Condividi su:

Seguici su Facebook