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Femminicidio di Vasto Marina: rabbia, sgomento e dolore

Il commento di Felicia Zulli (Centro antiviolenza Donnattiva del Comune)

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Sgomento, rabbia, dolore. E' accaduto di nuovo.

Inutile dirlo forse. Per noi del Centro Antiviolenza DonnAttiva una giornata triste e terribile.

Una giornata colma di sgomento, rabbia e dolore. Nonostante l’impegno quotidiano delle operatrici del nostro Centro non siamo riuscite ad arrivare a Daniela.

Daniela non si è mai rivolta al nostro sportello. Questo è però solo un dettaglio e non attenua il senso di impotenza e di frustrazione.

Certo le donne vittime di violenza, lo diciamo sempre, devono scegliere di farsi aiutare e non abbiamo strumenti, se non la semplice comunicazione della nostra esistenza, dell’esistenza del Centro, per aiutarle a fidarsi di noi.

Eppure rimane il dubbio di non essere riuscite a fare abbastanza per evitare questa ulteriore tragedia che ferisce e colpisce tutte noi e, sono certa, anche tutta la comunità vastese che insieme a noi sta cercando di contrastare il fenomeno!

I servizi di ascolto e sostegno offerti al Centro, la consulenza legale, il lavoro continuo con i componenti la Rete Antiviolenza di Vasto (Procura della Repubblica, Polizia di Stato, Carabinieri, Pronto Soccorso, Dipartimento di Salute Mentale, Consultori, SerT, Scuole etc), l’aggiornamento professionale dei referenti della Rete (con appuntamenti mensili guidati dal Casa delle donne di Bologna), le attività di sensibilizzazione rivolte agli studenti delle scuole superiori di Vasto, gli eventi di sensibilizzazione rivolti alla comunità in occasione delle giornate mondiali di sensibilizzazione al contrasto del fenomeno della violenza di genere – 25 Novembre (Evento Specchi), 14 Febbraio (V- Day 2015)  sono gli strumenti che utilizziamo per aiutare le vittime ad affrancarsi dalla violenza, per promuovere una cultura della differenza di genere  fondata sul rispetto reciproco e per non fare sentire sole le donne vittime nella comunità.

Continueremo a fare questo con la determinazione di sempre e con la consapevolezza che una donna oggi non c’è più.

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