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Vasto, l'incuria del territorio e la scusa dei soldi che non ci sono: 'E' ora di dire basta'

Daniela Aiuto (europarlamentare del M5S) sollecita Lapenna a puntare sui fondi comunitari

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A causa delle abbondanti piogge (ma soprattutto di decenni di incuria), lo scorso 24 gennaio ha ceduto parte del muraglione della balconata dei Giardini Napoletani di Palazzo d'Avalos, che guarda lo splendido golfo lunato di Vasto, la mia città.

In questi giorni, sempre a causa di una perturbazione da tempo annunciata, Vasto (soprattutto la zona della Marina) è stata sommersa da fiumi di fango e acqua non proprio pulita, come testimoniano video e foto pubblicati dai siti web locali e dai cittadini, vittime di enormi disagi.

Un cittadino ha rischiato la vita in auto, insieme alla moglie, a causa di una frana. Provo una forte preoccupazione di fronte all'inadeguatezza dell'attuale amministrazione comunale di Vasto (non che le precedenti abbiano brillato), incapace di concepire un serio progetto per la città.

Per prevenire razionalmente i problemi, invece di inseguire le emergenze e sfiorare le tragedie, è necessario intervenire su tre punti.

URBANISTICA: è fondamentale un quadro chiaro dello sviluppo urbanistico della città. Il consumo del suolo deve essere responsabile e inserito in una vasta prospettiva. Occorre ridefinire l’idea stessa della città, sistemando il pregresso e dando seguito ad una pianificazione strategica coerente, con obiettivi a medio e lungo termine.

QUALITA’ URBANA: la qualità di una città è anche nella capacità di saper recuperare-riqualificare il patrimonio edilizio esistente, promuovendo negli edifici da ristrutturare soluzioni eco compatibili di risparmio energetico. Una prospettiva che attiva risorse e aiuta l’avvio di nuove attività.

VIABILITA’: da anni la città chiede una ridefinizione della sua rete viaria. Servono scelte coraggiose: occorre rifare le strade, ormai ridotte a campi di patate, e incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici e della bicicletta. È necessario rinnovare la struttura della città, senza trascurare le esigenze di parcheggio. La complessità e la gravità della situazione attuale impongono un urgente cambio di rotta nel metodo di governo della città, dando vita ad un serrato confronto sulle presenti criticità, sulle cause, sui ritardi, sulle soluzioni per costituire le linee guida della presente e delle future amministrazioni.

Non ci sono più scuse, basta con la solita storia dei soldi che non ci sono. Nelle città amministrate da un sindaco a 5 stelle è stato dimostrato che i soldi si trovano, se c'è la volontà di trovarli. E' ora di imparare a gestire il denaro a disposizione, creando nuove opportunità di guadagno (ma non a danno dei cittadini) e risparmiando con criterio. Il sindaco Lapenna ha ormai da tempo lasciato Vasto all'abbandono. La situazione disastrata del sistema fognario è solo uno dei problemi.

Viabilità, sicurezza, qualità della vita, città sostenibile: sono tutte questioni assenti dall'agenda di Lapenna, sulla quale c'è soltanto un punto perennemente all'ordine del giorno: "Tirare a campare".

Ricordo infine, che il sindaco è stato invitato il mese scorso a Bruxelles, per un approfondimento sulle possibilità di accesso per Vasto ai fondi europei indiretti, che potevano fare molto comodo alla città. Dopo aver accettato l'invito, Lapenna ha disertato l'appuntamento senza preavviso facendo spendere soldi inutilmente per prenotazioni già effettuate.

Nonostante la scortesia, sono sempre disponibile a un confronto con lui.

 

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