Alla filiale di via XXIV Maggio a Vasto il lavoro procede regolarmente e senza particolari intoppi.

D'Altronde, a parte qualche articolo su giornali e siti internet, comunicazioni ufficiali dalla 'casa madre' a riguardo di una prossima, eventuale chiusura non ne sono ancora arrivate.

Si parla della Banca Carim e dell'ipotesi di riorganizzazione territoriale dell'istituto di credito con sede centrale a Rimini che prevederebbe un netto taglio alle diramazioni di Abruzzo e Molise in modo particolare (un numero totale di 11 sportelli e 40 dipendenti coinvolti, 25 dei quali proprio in Abruzzo).

Della questione, dopo l'allarme lanciato da alcune sigle sindacali, si occupa anche il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, che ha interessato in merito il viceministro del Tesoro Enrico Morando.

“La Banca Carim – si legge in una nota dell'entourage di D'Alfonso - vanta 61 milioni di impieghi annui ed un aumento del 25 per cento del prodotto bancario”. Una citazione specifica, poi, la merita proprio la filiale da anni presente al centro di Vasto, che è quella che “ha triplicato i valori sulle 100 in Italia”.

D'Alfonso aggiunge poi: “Farò delle richieste ferme, rispettose e chiare che mirano a chiedere di posticipare la data di chiusura, di prendere in considerazione il mantenimento di almeno una filiale in Abruzzo e, nelle forme consentite dalla legge, di valutare la comprimibilità dei costi di gestione delle filiali”. Il governatore ha poi ricordato che nel prossimo mese di giugno verrà votato dal Parlamento Europeo il documento conclusivo tendente alla seconda fase attuativa della strategia Adriatico Ionica: “E' incredibile - ha concluso - che un Sud consistente, che reciterà un ruolo nella Macroregione Adriatica, venga depauperato di sportelli bancari”.

Per quel che riguarda la possibile chiusura si è anche parlato della data del 31 marzo, ma – a tutt'oggi – sottolineano i responsabili della filiale vastese, nessun atto concreto o passaggio è stato registrato in tale ottica.