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Non solo tasse e tributi, anche gli oneri di urbanizzazione: mancati introiti e polemiche

Critici i consiglieri comunali di minoranza a Vasto

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Non solo tasse e tributi, ma anche oneri di urbanizzazione.

È lungo l’elenco delle inadempienze dell’amministrazione comunale vastese che, se da una parte è sempre pronta a “battere cassa” con l’imposizione di nuovi balzelli (vedi imposta di soggiorno e ventilato aumento della tassa sulle insegne), dall’altra non riesce a riscuotere quanto dovuto dai costruttori.

A sostenerlo sono quattro consiglieri di minoranza che puntano l’indice sugli oneri di urbanizzazione (milioni di euro) e sulla riscossione delle polizze fideiussorie date a garanzia dai titolari dei permessi a costruire.

«L’amministrazione comunale, che tanto piange miseria, è inadempiente», attaccano Massimo Desiati, Etelwardo Sigismondi, Davide D’Alessandro e Andrea Bischia, «la litania è sempre la stessa: non ci sono soldi. Ma ci chiediamo: quanti soldi il Comune potrebbe riscuotere per la mancata esecuzione di opere pubbliche a scomputo degli oneri di urbanizzazione? Moltissimi. La legge prevede che, quando un’impresa procede a un intervento di trasformazione urbanistica ed edilizia, partecipi ai relativi oneri ed il permesso di costruire comporta la corresponsione al Comune di un contributo commisurato all’incidenza delle opere di urbanizzazione e al costo di costruzione. È possibile, però, che il costruttore, a scomputo totale o parziale di quanto dovuto, si obblighi a realizzare direttamente le opere di urbanizzazione previste. L’autorizzazione comunale è subordinata alla stipula di una convenzione che preveda l’assunzione, a carico del proprietario, di tali opere. A garanzia dell’esecuzione dei lavori, il costruttore deve stipulare un’apposita polizza fideiussoria in cui, tra le altre cose, si fissa un tempo per realizzare ed ultimare le opere di urbanizzazione».

Ma è proprio qui, per le opposizioni, che il meccanismo si inceppa. «L’amministrazione si era impegnata alla riscossione delle polizze e a fornirci, in tempi brevi, un riepilogo di tutti i casi evidenziati», aggiungono i consiglieri comunali, «sono trascorsi già due mesi ma nulla ci è stato fornito».

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