Sono anni che chiedo di fare piena luce su un patrimonio pubblico a dir poco abbandonato, nel senso che non è stato mai gestito con chiarezza, ma sempre in maniera ambigua e pasticciata.
I richiami della Corte dei Conti, nell'ultimo Referto, mi hanno imposto di tornare sul tema.
L'interrogazione mira a capire che cosa è successo su tre importantissime strutture pubbliche (ovvero il parcheggio multipiano di via Ugo Foscolo, PalaBCC e piscina comunale, ndr.), che sono state da tempo date in gestione, senza trascurare il caso del parcheggio multipiano, che ha causato tanto clamore, soprattutto tra i cittadini vastesi, per l'irrisoria cifra d'affitto: mille euro al mese per 25 anni.
Se queste strutture non sono state accatastate, come temo, se gli espropri fatti per il parcheggio non sono stati ancora pagati, è lecito chiedersi come sia stato possibile procedere con la stipula di contratti e convenzioni?
L'Amministrazione Lapenna ha promesso alla Corte dei conti di fare chiarezza per il secondo semestre del 2015. La verità è che dalla vittoria di Lapenna, nel lontano 2006, sono passati ben nove anni e nulla è stato fatto. Se un Comune non sa cosa possiede, delle due l'una: o non vuole saperlo, in modo che l'Amministrazione possa gestirlo facendo concessioni e favori, oppure lo sa ma la sciatteria dell'Amministrazione non gli consente di mettersi in regola.
Se non accatasta il Comune, perché dovrebbe farlo il cittadino?