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Il 'Pranzo della Solidarietà' nella Casa di Lavoro di Torre Sinello

Direzione della struttura, Caritas diocesana e Comunità di Sant'Egidio ripropongono l'iniziativ

redazione
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Momento di incontro, condivisione ed apertura al territorio quello in programma oggi nella Casa Lavoro di Torre Sinello di Vasto, su iniziativa della direzione della struttura, della Caritas diocesana e della Comunità di Sant'Egidio attraverso la riproposizione del 'Pranzo della Solidarietà'.

Fari puntati sulla realtà di un luogo da molti ancora ritenuto 'carcere' ma che, nel corso degli ultimi mesi, ha significativamente mutato il suo quadro. Casa di Lavoro, appunto, e non più puro e semplice istituto di pena, all'interno della quale vengono internati soggetti sottoposti a particolari 'misure di sicurezza'.

“Spiegare a chi non è addetto ai lavori cosa sia una misura di sicurezza – si legge in una nota - non è semplice; che non è una condanna, ma che si trascorre in carcere, è ancora più arduo. Quando poi si dovesse avere il tempo per arrivare a spiegare che è un residuo di uno dei pensieri giuridici in voga nei primi anni dell’altro secolo, si rischia l’incredulità dell’ascoltatore. Ma spiegare anche che un Casa di Lavoro debba funzionare senza lavoro, o almeno con poche e risicate possibilità di occupazione per gli internati, è la conferma surreale  del paradosso...”.

E per la struttura vastese, in un percorso che certamente semplice non è, sono diverse le iniziative messe in campo allo scopo di ”sanare o attenuare un'evidente anomalia”. Tra i progetti: l’allestimento di una pensione per cani, finanziato dalla Cassa delle Ammende, e l’ampliamento dell’azienda agricola grazie anche alla disponibilità del Cda della Fondazione Genova Rulli, mentre sono ancora lunghi i tempi per l’avvio della sartoria industriale, per via delle difficoltà dovute alla conversione del capannone-magazzino in locale per laboratori industriali.

Tornando al 'Pranzo della Solidarietà' viene proposto nuovamente a Torre Sinello “per socializzare e per far conoscere tali argomenti ad un'opinione pubblica nuova a tali questioni ed alle espressioni sociali cittadine della cultura, della produzione, alle agenzie formative ed alle autorità”. A promuovere la seconda edizione dell'appuntamento, con la massima apertura da parte del personale della struttura ed in particolare del suo direttore Massimo Di Rienzo, sono la Caritas diocesana di Chieti-Vasto di cui responsabile il parroco di San Giuseppe don Gianfranco Travaglini e la Comunità di Sant'Egidio, con il portavoce del 'gruppo carcere' Fabio Gui. Il cabarettista abruzzese Germano D’Aurelio, in arte ‘Nduccio, allieterà l'evento.

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