“Chi ripaga i cittadini vastesi delle lunghe ed estenuanti file davanti agli uffici comunali per avere spiegazioni sulle maggiorazioni di imposte relative al pagamento dell'ex Tarsu? Certo non il sindaco, il quale, con la sua maggioranza in Consiglio comunale, ha approvato un regolamento, quello che istituisce la Tari, che presenta numerose incongruenze, oltre al dato politico di fondo: il centrosinistra tassa e impone”.

Il consigliere comunale Nicola Del Prete (indipendente) interviene in merito ai pagamenti, in atto in questi giorni, dell'imposta sui rifiuti mettendo in evidenza quelle che, a suo giudizio, sono evidenti storture nel regolamento recentemente modificato e penalizzante per diverse categorie di utenti.

“La verità – dice ancora - è che oltre all’aumento della tassa, queste fatturazioni mostrano la chiara volontà di penalizzare il contribuente, quando dovrebbe essere l’esatto contrario”. Poi alcuni esempi: “L’utente che magari ha meno proprietà, ma un nucleo familiare più numeroso, risulta essere il più penalizzato. Perché adesso la tassa sui rifiuti non si calcola più in base ai metri quadri dell’abitazione, bensì sul numero di persone che vi abitano in riferimento allo stato di famiglia. A questo coefficiente, poi, si aggiunge quello relativo ai metri quadrati dell’immobile. In poche parole, in un’abitazione di piccole dimensioni dove risiede un nucleo numeroso perché non si può permettere altro, la tassa lievita  di circa il 100% rispetto al passato. E guai se il titolare dell’immobile è proprietario anche di un’altra modesta seconda casa, per lui saranno dolori, dal momento che l’amministrazione Lapenna e la sua maggioranza hanno deciso che anche in questo caso vale lo stato di famiglia, pure se la casa è inoccupata”.

E ci sono altre situazioni 'sotto la lente': “Il regolamento della Tari va corretto, modificato, riscritto e semplificato. Assieme ai consiglieri comunali di opposizione – conclude Del Prete -, chiederò la convocazione della Commissione Regolamenti per rivedere queste assurdità, magari facendo tesoro anche delle segnalazioni degli uffici che in questi giorni, avendo a che fare con centinaia di cittadini arrabbiati, hanno avuto modo di capire dove sono le falle”.