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Trabocco... in bilico: a rischio uno dei simboli di Punta Aderci

Le mareggiate preoccupano e ci sono dubbi per l'ordinanza di demolizione della passerella

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Rischia di essere distrutto da una mareggiata il trabocco di Punta Aderci, la cui foto è finita spesso sulle copertine delle riviste specializzate.

L’antica macchina da pesca, che tanto aveva fatto parlare durante la scorsa estate per via di una ordinanza di demolizione della passerella da parte della Procura, mostra evidenti segni di cedimento.

A preoccupare i pescatori e le tante persone che frequentano il parco costiero anche in inverno sono alcuni pali portanti, completamente corrosi dalle onde. Il pericolo concreto è che la struttura faccia la fine del più famoso trabocco Turchino di San Vito, completamente distrutto da una mareggiata. Una sorte davvero ingloriosa per l’antica macchina da pesca decantata da Gabriele D’Annunzio nel celebre romanzo “Il trionfo della morte”.

«Non vorremmo assistere da qui a qualche mese anche al crollo del trabocco di Punta Aderci», è il commento che alcuni frequentatori della riserva naturale si sono lasciati scappare, «forse è il caso che qualcuno intervenga prima che sia troppo tardi».

Già, ma chi deve intervenire, se non il proprietario della struttura in legno a cui nei mesi scorsi è stata notificata un’ordinanza di demolizione? A ordinare l’abbattimento della scalinata, lunga 57 metri e larga poco più di un metro, è stata la Procura di Vasto che lo scorso mese di agosto ha intimato al proprietario di provvedere entro il termine perentorio di 60 giorni all’abbattimento dell’opera realizzata “in difformità” e al ripristino dello stato dei luoghi, con l’avvertimento che decorso tale termine “si procederà d’ufficio alla demolizione con l’attribuzione delle spese a carico del condannato”. L’ingiunzione faceva seguito a una sentenza di condanna inflitta dal tribunale due anni fa al proprietario. Il problema è che nonostante i 60 giorni concessi dalla magistratura siano abbondantemente trascorsi la passerella è ancora al suo posto, mentre il rischio di crollo diventa sempre più concreto.

Ma qui la vicenda assume toni davvero grotteschi.

Sembra, infatti, che il privato in questione dopo aver rinunciato a presentare ricorso abbia chiesto informazioni su come procedere alla demolizione senza però ottenere alcuna risposta dagli enti interpellati.

Insomma, a distanza di diversi mesi pare che della passerella, realizzata in difformità rispetto alle autorizzazioni per consentire l’accesso ai disabili, non interessi più a nessuno.

Della questione si occupò negli anni passati anche l’ufficio urbanistico comunale su segnalazione del comitato di gestione della riserva di Punta Aderci.

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