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Fusti sospetti in località San Lorenzo: chiesta chiarezza sul ritrovamento

Segnalazione ai Carabinieri: nei bidoni liquidi maleodoranti

redazione
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Liquidi maleodoranti e dalla natura da accertare in sette fusti dalla capacità complessiva di 100 litri ciascuno rinvenuti abbandonati in località San Lorenzo di Vasto, alla periferia occidentale della città, a poca distanza dalla corsia settentrionale dell'autostrada A14 Adriatica.

A ritrovare i bidoni, in una zona di aperta campagna, sono stati i volontari del gruppo di vigilanza ambientale dell'associazione 'Ambiente, Sport e Cultura', presieduta da Paolo Lenzio, rappresentante regionale della Fee (Federazione per l'Educazione Ambientale che d'estate assegna le Bandiere Blu sul litorale), e dell'Arcicaccia che hanno immediatamente segnalato l'episodio ai Carabinieri della locale Compagnia con richiesta di intreressamento alla specifica sezione del Noe (Nucleo Ecologico dell'Arma).

Il posto dove i fusti scoperti è a poca distanza dall'abitato della popolosa contrada e della chiesa del quartiere, nei pressi del torrente Lebba. Il sospetto è che all'interno possa esservi materiale nocivo e pericoloso, scaricato a cielo aperto da chissà chi. Dopo la segnalazione ai Carabinieri, potrebbero essere interessati del rinvenimento anche la locale Asl ed il Ministero della Salute oltre alla Procura della Repubblica per l'accertamento di eventuali reati ambientali.

Tra le ipotesi in campo c'è quella che ad abbandonare i fusti a San Lorenzo possa essere stato qualche trasportatore in transito sulla vicina A14. La priorità, a questo punto, è avere certezze in ordine al contenuto, per una situazione che ha generato non poca preoccupazione ed apprensione tra gli agricoltori ed i residenti dell'area.

Leonzio, da tempo, unitamente ai volontari del suo team, è impegnato a dare notizia e segnalazioni delle discariche abusive, piccole e grandi che spuntano a iosa, e del livello di inquinamento di fiumi e torrenti del territorio del Vastese. Informazioni rese alle autorità di zona – tra sindaci, ma anche Asl e Procura – che spesso rimangono senza risposta, a tutto danno della salubrità dei luoghi e della necessità di provvedere adeguatamente alla tutela ambientale in una zona che vuole essere soprattutto attrattiva in termini turistici.

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