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WWF e 'criticità ambientali': anno difficile per l'Abruzzo

Citato lo spiaggiamento dei capodogli. Tra le 'doglianze' lo stato preoccupante del Trigno

redazione
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Anche l'episodio dello spiaggiamento dei 7 capodogli ad inizio settembre a Punta Penna e lo stato pietoso di molti corsi d'acqua (tra i quali il Trigno) tra le 'doglianze' del WWF Abruzzo che definisce un “anno difficile” il 2014 appena archiviato.

Non è stato un anno facile per l'ambiente abruzzese – ha sottolineato Luciano Di Tizio, delegato regionale dell'associazione ambientalista, unitamente al consigliere nazionale Dante Caserta -: dal disastro di Bussi sul Tirino al rischio idrogeologico, dal bracconaggio ai fiumi, si sono confermate, in alcuni casi aggravandosi, tutte le problematiche ambientali che da anni colpiscono il nostro territorio”.

Hanno poi aggiunto Di Tizio e Caserta: “L'Abruzzo è una delle regioni italiane ed europee con la più alta biodiversità, ma questo patrimonio è messo in pericolo da scelte sbagliate”. Un resoconto dell'anno in chiusura è stato tracciato nel corso di una conferenza stampa. “Veramente impegnativo il 2014: i nostri volontari sul territorio, nelle Oasi e nei Centri di Educazione Ambientale, le nostre guardie, i nostri avvocati sono intervenuti in tutti i settori ed a tutti i livelli per difendere lo straordinario ambiente abruzzese. Tanto si è riuscito a fare, ma resta ancora tantissimo da realizzare”.

Un anno che “si è chiuso nel peggiore dei modi: la sentenza di assoluzione al processo davanti alla Corte di Assise di Chieti per la discarica di Bussi è stato un vero e proprio schiaffo agli abruzzesi. E' vergognoso - hanno detto Di Tizio e Caserta - che un danno ambientale stimato in 8,5 miliardi di euro, 3 anni di indagini, 6 di processo, 68 udienze, 18 diversi giudici tra Gup, Tribunale, Corte di Assise, Corte di Cassazione e 22 ordinanze, si siano tradotti in un nulla di fatto. L'inquinamento di decenni e la somministrazione a centinaia di migliaia di persone di acqua che non poteva essere distribuita non possono restare senza responsabilità. Resta il dato più grave: a più di 7 anni non è stata ancora avviata la bonifica".

Per quanto riguarda la petrolizzazione, il progetto 'Ombrina Mare' dinanzi l'area della Costa dei Trabocchi “è solo la punta di un iceberg. E' necessario che l'Abruzzo, di concerto con le altre Regioni interessate, ponga la questione a livello di pianificazione nazionale e spinga per una politica energetica verso il risparmio, la messa in efficienza e le fonti rinnovabili”.

Nel corso dell'incontro i due esponenti del WWF hanno poi ripercorso tappe e criticità dell'ambiente abruzzese. Come, ad esempio, la questione parchi e riserve e principalmente quello della Costa Teatina che, dopo una 'svolta', ha bisogno di 'fatti'. C'è poi il problema dei fiumi: “L'obiettivo fissato dall'Unione Europea di raggiungere lo stato ecologico 'buono' in tutti i fiumi abruzzesi entro il 2015 appare ormai irraggiungibile”. A questo si aggiunge il tema del consumo del suolo e, in tal senso, gli ambientalisti tornano a chiedere che “si preveda per legge, tra l'altro, il divieto assoluto e immediato di costruire in zone a rischio idrogeologico e lungo le sponde dei fiumi”.

I massimi rappresentanti abruzzesi dell'associazione si sono poi soffermati sulla vicenda dei 7 capodogli spiaggiati a Punta Penna di Vasto: “Un campanello d'allarme per il nostro mare”.

Infine, viene posto in evidenza come l'Abruzzo sia una regione senza pianificazione in materia di rifiuti, di cave, di caccia, di energia e di tutela delle acque. “Bisogna pianificare attraverso la partecipazione di tutti - è l'invito - e non dei singoli gruppi di potere interessati”. In chiusura la sottolineatura di un dato incoraggiante, la crescita dell'impegno degli abruzzesi in difesa del loro ambiente: “Sono ormai moltissime le vertenze ambientali. Alle associazioni ambientaliste storiche si affiancano realtà locali che nascono e si sviluppano spontaneamente. Questa - hanno concluso Di Tizio e Caserta - è la dimostrazione che è cresciuta la coscienza ambientale in Abruzzo come nel resto del Paese”.

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