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Riflessioni di fine anno: sotto la neve, il seme della ricrescita

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Puntuale e ineludibile come l’allergia primaverile, un altro fine anno s’appropinqua furtivamente a passi felpati nel silenzio della neve.

Calano le ombre dell’ultima sera di questo 2014 e, con esse, si comincia a stilarne i primi bilanci.

Stasera, con ogni probabilità, il Capo dello Stato annuncerà le sue dimissioni e, quindi, da domani, il nuovo sport nazionale saranno le previsioni sul nuovo Presidente della Repubblica. Dimenticando, come sempre, le vere emergenze nazionali: la crisi economica che morde ancora ferocemente, l’economia che non riparte, il commercio agonizzante, l’istruzione e la sanità in coma profondo, l’”invasione” extracomunitaria e i rischi del terrorismo islamico.

Potremmo continuare, ma vogliamo cogliere qualche sprazzo di luce in quest’Averno italico: il riscatto della marineria italiana, grazie a quel Capitano rimasto al suo posto fino allo sbarco di tutti i passeggeri; le inchieste su Roma Capitale, che mostrano dei magistrati coraggiosi lottare contro una classe politica più affamata di quella ammanettata nel ’94; il lancio della prima italiana nello spazio, la Samanta nazionale; i due docenti italiani selezionati in una gara mondiale per scegliere il miglior insegnante; le tante scoperte dei nostri ricercatori universitari. Segnali che il Paese c’è ancora, respira e aspira a uscire da questa sorta di coma depassè nel quale l’hanno sprofondato anni di politiche dissennate.

Politiche sedicenti di sinistra, ma in pratica liberiste, che stanno comprimendo la crescita con l’austerità, col blocco dei contratti pubblici, con tagli a destra e a manca nei settori vitali della sanità, della scuola e delle pensioni.

E’ tutto da rifare!”, borbotterebbe il buon Gino Bartali, e in fondo non avrebbe torto.

Occorre avere fiducia nel nuovo Rinascimento italiano, crederci davvero, dargli respiro e possibilità di espandersi a partire proprio dall’Expo 2015, una chance enorme per il nostro Paese, che potrebbe davvero essere il volano per l’abbrivio del nostro Paese.

Tra un brindisi e l’oroscopo stasera proviamo tutti a pensare positivo. E che sotto la neve di oggi spunti presto il seme della ricrescita. Auguri a tutti.

 

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