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Pista ciclabile nell'oasi e percorso da condividere: 'Solo promesse da marinaio'

Critico il Comitato cittadino per la Tutela del Territorio per il progetto a Punta Aderci

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«Sulla pista ciclabile di Punta Aderci solo promesse da marinaio».

Il Comitato cittadino per la Tutela del Territorio sceglie gli ultimi giorni dell’anno per ricordare i tanti impegni presi dall’amministrazione comunale sul percorso lungo sette chilometri che da Casalbordino dovrebbe attraversare longitudinalmente la riserva naturale per terminare nella zona industriale. Costo totale dell’opera: 2 milioni e 200mila euro, finanziati con fondi provenienti dal Patto Trigno-Sinello.

Per la giunta si tratta di un’opera strategica per la crescita del turismo-natura e per attirare nuovi flussi turistici, ma tra le associazioni cittadine ci sono diverse perplessità, che non sono state fugate, relativamente al tracciato che, per un tratto di circa 2,5 chilometri, è interessato da un elevato dissesto idrogeologico.

«È ormai trascorso un anno dalle convulse riunioni sul progetto», attacca il Comitato cittadino, «l’amministrazione diceva di avere fretta perché si sarebbero persi i finanziamenti. D’incanto si sono materializzati un costoso progetto, che qualora venisse realizzato così come proposto snaturalizzerebbe del tutto la riserva, e richieste di incontri nella sede del Cai con il membro del nuovo comitato di gestione della riserva, scelto unilateralmente e senza alcuna consultazione, dall’amministrazione quale rappresentante delle istanze ambientaliste all’interno dell’organismo, ma non già in rappresentanza delle stesse. Poi il convegno del primo marzo a Palazzo d’Avalos con l’assessore Marco Marra e i tecnici comunali. Ovviamente, anche in quella circostanza, ci fu un’assunzione pubblica di impegni circa una futura discussione del progetto in fase di rielaborazione, stanti i gravi dissesti idrogeologici che si sono verificati lungo il percorso e che ponevano seri dubbi sulla possibile realizzazione del progetto. Il 14 marzo ci fu un nuovo incontro del sindaco Luciano Lapenna, dell’assessore Marra e del dirigente comunale con l’associazione Amici di Punta Aderci e in quella sede venne ribadita la promessa circa un percorso progettuale da condividere.

Da allora tutto tace. Non ci sono stati né il tavolo di supervisione, né altre condivisioni. Non vorremmo nei prossimi giorni essere chiamati per altre promesse. Ci bastano quelle avute», conclude il Comitato che propone di utilizzare i fondi disponibili per sistemare le strade del Comune ormai impercorribili attrezzando percorsi ciclo-pedonabili.

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