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Cobas del Vastese allo sciopero regionale con manifestazione a Pescara

Avversata la politica economica e sul lavoro dell'attuale governo nazionale

redazione
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Una rappresentanza dei Cobas del Vastese ha partecipato, ieri mattina a Pescara, alla manifestazione di carattere regionale nell'ambito dello 'sciopero sociale' nazionale contro le attuali politiche del governo sui temi dell'economia e del lavoro principalmente.

“Siamo scesi in piazza – sottolinea Domenico Ranieri, del coordinamento abruzzese dei Cobas - per opporci ad un progetto sociale violento, autoritario e gerarchico che risponde unicamente ai diktat del neoliberismo, ma anche per riappropriarci del desiderio delle nostre soggettività ed aprire nuovi spazi di libertà sottratti alle logiche del mercato. Rivendichiamo reddito di esistenza, salario minimo, autodeterminazione, saperi, diritti per tutte e tutti”.

Il ritrovo è stato al Ponte del Mare, da dove è poi partito un corteo che ha sfilato per le vie del centro.

Nei giorni scorsi attivisti territoriali dei Cobas, tramite attività di volantinaggio dinanzi le principali realtà industriali di zona (Denso e Pilkington di piana Sant'Angelo a San Salvo soprattutto) avevano sensibilizzato i lavoratori sulle tematiche dell'azione di protesta.

Aggiunge Silvio Di Rocco, del gruppo del Vastese dei Cobas: “Rifiutiamo anche la devastazione e il saccheggio dei territori - acqua, terre, aria, petrolio - e l'aziendalizzazione della scuola, dell'università e della ricerca, i tagli alla sanità e ai servizi e, in genere, la cancellazione dei diritti conquistati al prezzo di dure lotte. Rigettiamo questa forma di 'darwinismo sociale 2.0' che vorrebbe sancire un'idea di società basata sulla disuguaglianza, sullo sfruttamento e sulla competizione”.

Nella centralissima piazza della Rinascita i manifestanti hanno composto la scritta umana 'No Oil' contro i progetti di petrolizzazione in itinere in particolare per l'area della Costa dei Trabocchi.

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