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POSSIBILE AUMENTO DEGLI ASSESSORI, QUALCHE ''MAL DI PANCIA'' NELLA MAGGIORANZA

a cura della redazione
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L'inserimento nel nuovo Statuto comunale, licenziato all'unanimità dal Consiglio comunale nella seduta-fiume di lunedì, della norma che prevede il possibile allargamento della Giunta fino ad un massimo di dieci assessori, non è andato giù a tutti gli esponenti della maggioranza di centrosinistra. In aula, in particolare, Antonio Russi e Riccardo Alinovi della Margherita, hanno sollevato non pochi dubbi su questa previsione (comunque contemplata nel Testo Unico sugli Enti Locali''. In merito ecco le motivazioni del consigliere comunale Russi. ''Dopo un lungo, faticoso e qualificato lavoro è stato varato il nuovo Statuto comunale, la carta dei principi ispiratori dell'attività amministrativa e politica dell'ente. Grande importanza è stata dedicata all'aspetto della partecipazione dei cittadini alle iniziative comunali, soprattutto nel Titolo II, laddove vengono trattati e messi in grande risalto gli elementi che devono contraddistinguere un buon governo di centrosinistra: lo strumento referendario, la figura del Difensore civico ed altri strumenti finalizzati a garantire uno scenario operativo di alta democrazia. L'unica nota stonata in un lavoro di così grande spessore civico è costituita dall'art. 72 che prevede la possibilità di estendere il numero degli Assessorati fino a dieci. Il mio voto è stato un secco no, intanto perché trattasi di un articolo in netto stridore con quanto di buono e valido enunciato negli articoli che lo precedono nella carta statutaria e poi per le seguenti considerazioni: la città sta attraversando un difficile momento di transizione e necessita di un governo forte, coeso e che non disperda energie nella ricerca estenuante di equilibrismi politici; le risorse finanziarie comunali sono talmente scarse da non poter garantire neanche l'esecuzione di manutenzioni correnti e, dunque, a maggior ragione, non permettono assolutamente l'istituzione di un'ulteriore poltrona; l'efficienza di un'amministrazione non è assolutamente correlata al numero degli assessorati e delle ''poltrone'' in genere: Comuni ben più grandi di Vasto vengono gestiti con sei o, al massimo, con otto assessorati; è necessario dimostrare che i sacrifici chiesti ai cittadini,in termini di servizi poco efficienti o, a volte, inesistenti, e di disagi legati alle difficoltà economiche del Comune,sono condivisi anche dagli amministratori, in termini di rinuncia ad incarichi, nell'ottica di un nuovo modo di fare politica, più vicino alla città, più lontano dalle solite logiche di spartizioni di potere. Invito tutte le forze ed i colleghi di maggioranza a riflettere. Sono convinto che la stragrande maggioranza dei cittadini vastesi condivida pienamente queste mie considerazioni e non sia disposta in alcun modo ad accettare un'operazione politica di allargamento della Giunta municipale della città''.
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